Carlo Verdone, Dante Ferretti e Paolo Taviani alla presentazione del libro di Antonio Monda. Le foto di Pizzi

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Andrea e Antonio Monda

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Carlo Verdone e Andrea Monda

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Carlo Verdone e Andrea Monda

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Carlo Verdone e Andrea Monda

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Carlo Verdone e Antonio Monda e Dante Ferretti

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Claudio Cerasa, Antonio Monda, Virman Cusenza

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Claudio Cerasa, Antonio Monda, Virman Cusenza

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Carlo Verdone e Fausto Bertinotti e Antonio Monda

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Carlo Verdone e Fausto Bertinotti e Antonio Monda

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Carlo Verdone e Fausto Bertinotti e Antonio Monda

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Carlo Verdone e Fausto Bertinotti e Antonio Monda

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Fausto Bertinotti e Antonio Monda

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Fausto Bertinotti e Antonio Monda

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Claudio Cerasa e Mario De Simone

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Claudio Cerasa e Mario De Simone

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Claudio Cerasa e Anselma Dall'Oglio

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Claudio Cerasa e Anselma Dall'Oglio

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Claudio Cerasa e Anselma Dall'Oglio

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Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo

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Gabriella e Fausto Bertinotti e Valeria Licastro

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Silvano Spada e Gabriella Bertinotti

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Jas Gavronski e Anselma Dall'Oglio

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Pino Strabioli e Fausto Bertinotti

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Fausto Bertinotti, Silvano Spada e Gabriella Bertinotti

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Gabriella Bertinotti e Pamela Villoresi

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Andrea Monda

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Elena Bonelli

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Fausto Bertinotti

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Antonio Monda

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Paolo Taviani, Fausto Bertinotti e Andrea Monda

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Paolo Taviani, Fausto Bertinotti

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Silvano Spada e Elena Bonelli

Antonio Monda ha presentato il suo libro “Nel territorio del diavolo”, davanti a un ricco parterre. A cominciare dal regista e attore Carlo Verdone, il regista Paolo Taviani, i premi Oscar Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, Fausto Bertinotti con la moglie, i giornalisti Virman Cusenza e Claudio Cerasa, l’attrice Pamela Villoresi.

Ecco la quarta di copertina del libro, edito da Mondadori.

“Alexander Sarris è un giovane newyorkese che si trova a dover decidere se cedere al fascino seduttivo e intelligente del male. Ha trent’anni, origini greche e lavora in politica; più precisamente è l’assistente di Lee Atwater, il famigerato “Boogie Man”, lo spin doctor più temuto d’America, l’uomo che governa la comunicazione del Partito repubblicano.

È il 1988 e tutti gli Stati Uniti sono convinti che il prossimo presidente sarà un altro uomo politico di origini greche, il democratico Michael Dukakis. Nessuno pensa che lo sfidante, il texano George Bush, possa davvero sconfiggerlo. I sondaggi, all’inizio della campagna elettorale, sono inequivocabili.

Finché non entra in scena Lee Atwater, che imposta una campagna elettorale cinica e spietata, spregiudicata e violenta, volta a screditare Dukakis a colpi di insinuazioni, maldicenze, colpi bassi, falsità. E grazie a quelle che oggi verrebbero chiamate “fake news”, Bush recupera in pochi mesi un distacco di diciassette punti percentuali e vince le elezioni.

Con Nel territorio del diavolo, Antonio Monda si conferma come uno degli autori italiani più internazionali, e continua la sua esplorazione letteraria degli Stati Uniti e di New York con un libro profondo, appassionante e di clamorosa attualità, ricostruendo la storia di una delle figure politiche più controverse degli ultimi cinquant’anni”.

(Foto: Umberto Pizzi-riproduzione riservata)