Ieri al We Gil di Roma sono stati assegnati i premi Nastri d’argento dal Sindacato dei giornalisti cinematografici. Quest’anno sono stati premiati i documentari coprodotti da Rai Cinema: “Santiago, Italia”, di Nanni Moretti, come miglior documentario dell’anno; “Sono Gassman Vittorio re della commedia” di Fabrizio Corallo come miglior documentario – spettacolo; e un premio speciale a “Up & down”, film di Paolo Ruffini riconosciuto per l’attenzione al sociale.
Inoltre, c’è stata una menzione speciale a “1938. Quando scoprimmo di non essere più italiani”, di Pietro Suber e anche per “Questo è mio fratello”, di Marco Leopardi.
“Sono contento – ha dichiarato Moretti – che questo piccolo film sull’accoglienza sia uscito in un periodo in cui un gran pezzo della società italiana è andato nella direzione opposta alla solidarietà e all’accoglienza. Nell’attualità ha acquistato ancora più attualità questa bella storia di cui andare fieri”.
Il film non fiction di Moretti racconta l’accoglienza ricevuta nel 1973, prima all’ambasciata italiana di Santiago, e poi nel nostro Paese, dagli oppositori in fuga dalle violenze del regime cileno di Pinochet. “È una storia dei miei 20 anni – ha ricordato – ma nelle presentazioni che ho fatto in giro per l’Italia ho visto che riesce a fare parlare anche i ragazzi e le ragazze di oggi ed è stata una bella sorpresa. Quando ho cominciato a lavorare al documentario c’era un Paese, il nostro, un po’ meno rancoroso e incattivito, far uscire questo documentario ha acquistato un segno ancora più forte”.
(Foto: Umberto Pizzi – riproduzione riservata)