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Il muro di Berlino oggi. Le foto

Muro di Berlino
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La vista dalla fessura, da cui si vede la striscia della morte
Muro di Berlino
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Rose infilate in una fessura del Muro di Berlin, nel lato Est
Muro di Berlino
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Il Muro rappresentato da pali di ferro sulla Bernauer Straße
Muro di Berlino
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Berlino - Dove sono i tuoi berlinesi?
Muro di Berlino
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A pochi metro dal Muro di Berlino c'è Factory, uno dei più famosi co-working space della città tech
Muro di Berlino
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Fotografie appese al muro che ripercorrono la storia degli anni in cui Berlino era divisa in due
Muro di Berlino
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Immagine passata alla storia come il soldato che saltò il Muro di Berlino
Muro di Berlino
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Una ragazza guarda da una fessura del Muro
Muro Berlino
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Una coppia guarda da una fessura del Muro di Berlino
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La finestra della Memoria (Fenster des Gedenkens) si trova lungo la striscia della morte (Todesstreifen) come un monumento per le vittime del Muro di Berlino.
Muro Berlino
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Un uomo cerca qualcosa nella spazzatura vicino alle fotografie che rappresentano gli anni in cui Berlino erano divisa
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Fotografie appese al muro che ripercorrono la storia degli anni in cui Berlino era divisa in due
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Il Muro rappresentato da pali di ferro sulla Bernauer Straße
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Muro di Berlino
Muro di Berlino
Muro Berlino
Muro Berlino

Una lingua colorata di gente riempiva le strade di Berlino, quel 9 novembre, correndo verso la barriera che le aveva coperto la visuale per ventott’anni. Correva verso una città diversa da come l’aveva lasciata, cercando di non voltarsi verso quell’altra parte di città uguale a trent’anni prima, congelata dal 1961 in poi. Il comunismo sovietico stava implodendo, sciogliendosi in un magma che avrebbe infuocato tutta l’Europa dell’Est; la guerra fredda si stava spegnendo, eppure il cuore della Berlino Est era uno spanto di luce, un chiacchiericcio esploso in urla di gioia nel giro di poche ore, in quella sera del 9 novembre. Poche ore prima che Berlino venisse ricoperta dal buio, l’allora ministro della Propaganda, messo alle strette da un giornalista, pronunciò quelle due parole che cambiarono la vita degli “Ossie” (chi abitava all’Est), della Germania e del mondo: “Ab sofort”, da subito. E così immediatamente quella lingua di persone scavalcò la striscia della morte e arrivò sotto il muro, che la guardava sottecchi spaventato, per poi cavalcarlo, domarlo, sconfiggerlo, annientarlo. Il muro era morto, e con lui anche l’Urss, la divisione tra Est e Ovest del mondo.

Queste sono alcune foto scattate il 9 novembre 2019 in occasione del 30ennale della caduta del Muro di Berlino sulla Bernauer Straße, via nella zona settentrionale del centro della città. Questo è probabilmente il più toccante dei pezzi di muro rimasti in piedi perché conservato così com’era: grigio e in alcuni tratti rafforzato da un doppio muro che creava la cosiddetta “striscia della morte”.

Foto: Sveva Biocca



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