“Con i circa 3mila navigator che oggi iniziano la formazione mandiamo rinforzi in tutte le Regioni per i centri dell’impiego che erano al collasso, che non avevano adeguate figure professionali e che molto spesso non erano in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini, giovani e meno giovani che cercavano lavoro”. Così il vicepremier e ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, all’evento kick-off organizzato dal ministero del Lavoro e dall’Anpal.
“Con oggi abbiamo mantenuto un’altra promessa, io sono stato preso in giro molto spesso sulla figura dei navigator eppure i ragazzi che oggi hanno superato questa selezione e che iniziano la formazione sono gli alfieri di un nuovo modo di portare avanti le politiche attive in Italia. Noi siamo il governo che ha investito di più nei centri per l’impiego e i risultati nei prossimi anni si percepiranno perché con oltre il miliardo di euro all’anno che abbiamo messo nei centri per l’impiego le Regioni potranno ristrutturare sedi, elaborare software che ci consentirà di incrociare le banche dati e passare dai circa 8mila dipendenti che abbiamo oggi a circa 12mila dipendenti in due anni”, ha proseguito Di Maio.
Inoltre il leader del M5S ha anche preso posizione sulla protesta dei navigator che hanno vinto il concorso in Campania, ma poiché la Regione non ha firmato la convenzione non possono firmare il contratto di lavoro.
“C’è una Regione a cui come governo sto dando i soldi, il personale, sia per assumere le persone, sia per ristrutturare i centri per l’impiego e questa Regione si rifiuta. Non si è mai visto. Abbiamo dato le risorse e poi si lamentano del fatto che le politiche attive del lavoro nella Regione non funzionano. Ma non voglio arrivare ad uno scontro e conto di arrivare a risolvere questa problema con il dialogo. Quindi per quanto non sia semplice dialogare con la Regione Campania in quanto istituzione, confido si possa arrivare ad una soluzione. La Regione Campania ha il maggior numero di navigator e questo perché è quella che sta messa peggio dal punto di vista del personale dei centri dell’impiego e di quelli che cercano lavoro. Raddoppierebbero il personale e non lo vogliono. Siamo in piena emergenza e non abbiamo potuto fare un concorso regionale perché ci vuole ‘un anno e mezzo’ e noi ne avevamo bisogno ora”.
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