La prima donna presidente della Camera, Nilde Iotti moriva il 4 dicembre 1999. “Nilde Iotti ci lascia un grande esempio, ha saputo essere al tempo stesso una persona che ha dimostrato grande passione civile, grande senso delle istituzioni, grande equilibrio”, disse l’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
Una vita di militanza e attività politica la portò fino all’elezione, il 2 giugno del 1946, a deputata all’Assemblea costituente, iscritta al Pci.
Strenua sostenitrice delle donne e della loro emancipazione, ed è proprio nell’ambito dei lavori della I Sottocommissione (incaricata della stesura della parte relativa ai diritti e ai doveri dei cittadini) che si batte “per l’affermazione del principio della parità tra i coniugi, del riconoscimento dei diritti dei figli nati fuori dal matrimonio e delle famiglie di fatto. Si dichiara, inoltre, nettamente contraria all’introduzione del principio dell’indissolubilità del matrimonio nel testo costituzionale”, si legge nella pagina biografica a lei dedicata nel portale storico della Camera dei deputati.
Iotti sarà membro della Camera, ininterrottamente, dalla I alla XIII legislatura ed è proprio durante i lavori dell’Assemblea costituente che avverrà l’avvicinamento al segretario del Pci Palmiro Togliatti, al fianco del quale resterà fino alla morte del leader comunista, avvenuta nel 1964.
Nel 1979, all’apertura dell’VIII legislatura, diventa – il 20 giugno – la prima donna a ricoprire la carica di presidente della Camera dei deputati, posizione che verrà confermata nel 1983 e nel 1987, portandola a dirigere l’Assemblea di Montecitorio per tredici anni consecutivi, esercitando il mandato più lungo della storia repubblicana.
Ecco una selezione di foto dall’archivio di Umberto Pizzi.
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