È al vaglio della Procura di Roma una denuncia in relazione all’uso della scorta del premier Giuseppe Conte. I fatti si riferiscono al 26 ottobre quando la compagna del presidente del Consiglio, Olivia Paladino, incalzata da una troupe de Le Iene che chiedevano una sua dichiarazione sulle vicende legate agli scandali inerenti la figura del padre, si era rifugiata in un supermercato dove è stata raggiunta e quindi “soccorsa” da alcuni agenti di scorta. La denuncia erano stata presentata da Fratelli d’Italia.
Al momento, sulla vicenda, il ministero dell’Interno ha presentato un’informativa sull’intervento della scorta del presidente del Consiglio in quella occasione. Il Viminale, secondo quanto si apprende da fonti informate, ha ricostruito l’episodio in una relazione in cui si spiega che il personale di scorta era in attività definita “di osservazione e controllo” sotto casa della compagna del presidente del Consiglio perché lui era nell’appartamento. Gli agenti, mentre erano in attesa del premier, si sarebbero resi conto della concitazione a pochi metri e un addetto del supermercato avrebbe chiesto aiuto perché una signora era in difficoltà. Dal documento emergerebbe che “non è mai stata usata la macchina della scorta”, anche perché la signora Paladino è tornata subito a casa, distante pochi metri dal supermercato. È stato inoltre riferito che “non c’è stato un intervento di Conte” e che il premier non era informato e ha saputo della vicenda “solo quando è uscito di casa”.
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