Sembrerebbe lui, Viktor Orbán la vera star della giornata ad Atreju, l’evento del partito Fratelli d’Italia all’Isola Tiberina di Roma. Tra applausi, abbracci e selfie, il primo ministro ungherese è stato ben accolto dal pubblico. Nonostante le rigide misure di sicurezza, è stato disinvolto. Orbán ha regalato un mazzo di fiori a Giorgia Meloni e si è detto commosso per l’interesse dell’Italia nei confronti dell’Ungheria. Dalla platea un gruppo ha cantato “Ragazzi di Buda”, simbolo della rivolta anti-sovietica del 1956.
“L’Ungheria è ben pronta a offrire aiuto all’Italia – ha detto Orbán -, ma ci sono delle cose su cui non possiamo e non vogliamo aiutare: che i migranti vengano portati in Ungheria non possiamo e non vogliamo farlo. Ma se voi chiudete i porti e volete i rimpatri ci siamo: quote ridistribuzione no, quote di rimpatrio le vediamo molto bene. Se Conte ci chiede questo noi siamo pronti ad aiutare”. “La sinistra – ha detto – non fa altro che importare degli elettori quando apre ai migranti”.
E sulla Meloni ha detto: “La vostra presidentessa in Ungheria sarebbe al centro, io sono più a destra di lei […] Per la sinistra i migranti sono futuri elettori, sono persone che importano e a cui dare la cittadinanza per averne il voto […] Ci sono paesi che hanno fatto fronte comune come Austria e Italia con Salvini, ma ora mi pare di capire che il governo si è separato dal popolo”.
Il fotografo Umberto Pizzi, presente all’evento, ha immortalato il premier ungherese.
Foto: Umberto Pizzi – riproduzione riservata