Dopo la pausa estiva, “ci vedremo con le parti sociali. Si è parlato molto di ammortizzatori sociali perché qui ci sono più distanze, ma meno di politiche attive del lavoro. Le due cose però vanno tenute insieme. I 5,2 miliardi di euro di risorse che abbiamo vanno usati per questo”. Così ha spiegato il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, durante il Meeting di Rimini 2021 in occasione dell’incontro “Il lavoro che verrà. Lavorare è cambiare”.
Nel dibattito è intervenuto anche il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra: “La vera sfida è quella di spostare le tutele dal posto di lavoro al mercato di lavoro […] Si va verso un impianto di tipo universale, solidaristico, inclusivo, mutualistico di tipo assicurativo. Si allarga l’area di sostegno alle piccole aziende e al lavoro autonomo. Vediamo un grande collegamento fra le politiche attive e le politiche passive. Il vero ponte di collegamento rimane per noi la formazione”.
Per il ceo di Leonardo, Alessandro Profumo, “il tema della cybersecurity è diventato sempre più importante in quest’epoca. Nel periodo della pandemia, con il cosiddetto smartworking, abbiamo aumentato tantissimo la superficie di ciò che può essere attaccato”.
“Il nostro Paese – ha aggiunto Profumo – si sta attrezzando in modo estremamente significativo. È stata approvata una norma sull’Agenzia per la cybersecurity focalizzata sull’aumentare la resilienza per eventi di questo tipo. Come Leonardo siamo iperattivi, abbiamo una divisione totalmente focalizzata sul tema, abbiamo due Soc (Security operational center), uno in Italia e uno in Inghilterra, che hanno la capacità analizzando quello che avviene nel ‘dark web’ di proteggere noi stessi e i nostri clienti dagli attacchi cyber. Gli attacchi, infatti, non avvengono mai all’improvviso, ma sono preceduti da una certa organizzazione”.
Al meeting ha partecipato anche il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo sport, nonché plurimedagliata olimpica, Valentina Vezzali: “Bisogna riuscire ad assecondare la voglia di sport che sta montando soprattutto dopo i successi di questa estate azzurra. Quei successi sono il frutto del lavoro silenzioso e appassionato di migliaia di volontari e associazioni dilettantistiche, ma anche della riforma dello sport avviata nel 2018 che ha il merito, innanzitutto, di aver portato al movimento sportivo circa 160 milioni di euro in più in due anni. Ma, come è stato da più parti osservato, lo sport in Italia è pratica, filosofia, stile di vita, educazione, insomma cultura trascurata, ignorata, dimenticata. A cominciare dalla scuola. Si tratta della ‘sfida’ più importante. Sin dai primi giorni del mio insediamento ho avuto ben chiaro che fosse uno degli obiettivi da raggiungere. Mi sono impegnata sin da subito per prevedere l’inserimento dell’insegnante di scienze motorie a partire dalla scuola primaria. È una grave lacuna del nostro Paese”.
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