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Che facevano a Roma Dongyu, Kelly, Paglia, Pisano, Sassoli e Smith. Foto di Pizzi

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È stato firmato oggi, alla Pontificia Accademia per la Vita, la “Rome Call for AI Ethics” da monsignore Vincenzo Paglia, presidente della Pav, David Sassoli, presidente del Parlamento europeo, Brad Smith, presidente Microsoft, John Kelly III, vicedirettore esecutivo Ibm, Qu Dongyu, il direttore generale.

Il documento intende favorire una visione etica dell’intelligenza artificiale ed è stato promosso dalla Pontificia Accademia per la Vita all’interno dell’evento “ReinaAIssance. Per un’intelligenza artificiale umanistica”, che si è svolto all’Auditorium Conciliazione a Roma.

“Viviamo un cambiamento epocale, come dice papa Francesco, di cui le nuove tecnologie sono parte integrante – ha detto all’apertura dei lavori monsignor Paglia -. Il mondo della tecnologia contemporanea richiede perciò che l’etica rifletta e accompagni tutto il ciclo di produzione, fin dalla scelta dei progetti. Lo spirito della Call non è limitarsi ai partner presenti oggi qui, ma dare vita un movimento che si allarghi. Compito indispensabile è il dialogo e la collaborazione fra tutti i soggetti coinvolti, nell’interesse della salvaguardia della nostra casa comune e di questa unica plurale famiglia umana. È impossibile prescindere oggi da una visione globale”.

Secondo il presidente di Microsoft Brad Smith, “l’intelligenza artificiale cambierà il mondo, come hanno fatto il Rinascimento e la stampa. È lo strumento più potente che abbiamo, per questo pone nuove sfide e promuove la ricerca della conoscenza. La ‘Rome Call for AI Ethics’ è importante perché deve creare una comunità più ampia riguardo all’Intelligenza artificiale, che poi dovrà riunire il resto del mondo”.

Nel suo intervento, il presidente dell’Europarlamento, David Sassoli ha spiegato che “abbiamo capito forse in ritardo come gli effetti della globalizzazione producano marginalizzazioni, quindi rispetto alle grandi sfide proposte dall’intelligenza artificiale non possiamo restare in ritardo. È importante, perciò, ricordare che l’intelligenza artificiale non può essere disgiunta dalla coscienza dell’uomo, dal concetto di relatività, dobbiamo cercare di capire gli effetti delle grandi trasformazioni. Dobbiamo, in particolare, aiutare i nostri cittadini a controllare i propri dati e discernere le informazioni che ricevono. Il libro bianco sull’IA, pubblicato dalla Commissione Europea, darà il via a un dibattito di scala europea e sarà un tema che ci occuperà molto nei prossimi mesi sia come leader mondiale che come modello globale a tutela dei diritti”.

John Kelly III, vicedirettore esecutivo Ibm, ha evidenziato come “l’uomo e le macchine hanno fatto cose incredibili insieme, però visto che la macchina non può pensare da sola, noi uomini dobbiamo fare delle scelte, che si devono basare sull’etica. Con l’intelligenza artificiale dobbiamo perciò essere inclusivi, mettendola a disposizione di tutto il mondo. Se saremo davvero trasparenti, avremo un sicuro successo”. Altro punto su cui hanno concordato tutti gli esponenti del panel sono gli ambiti in cui può essere applicata l’intelligenza artificiale dal sistema sanitario, come nella ricerca del cancro, nella lotta ai cambiamenti climatici, nei Paesi del terzo mondo, nella conoscenza, fino alla gestione della governance rurale, come ha ricordato Qu Dongyu.

Presente e firmataria del documento anche la ministra per l’Innovazione tecnologica Paola Pisano.

Per Formiche.net era presente Umberto Pizzi. Ecco tutte le sue foto.

(c) Umberto Pizzi – Riproduzione riservata



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