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Boccardelli, Lucchini e Palermo inaugurano la Scuola Politica “Vivere nella Comunità”. Foto di Pizzi

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Fabrizio Palermo
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Fabrizio Palermo
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Marcello Presicci e Giorgio Paoletti
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Fabrizio Palermo e Virman Cusenza
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Massimo Lapucci
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Massimo Lapucci
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Massimo Lapucci e Fabrizio Palermo
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Massimo Lapucci e Fabrizio Palermo
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Massimiliano Montefusco, Massimo Lapucci
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Massimiliano Montefusco, Massimo Lapucci
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Massimiliano Montefusco, Virman Cusenza
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Giannu Naccarato, Marcello Presicci, Massimiliano Montefusco, Massimo Lapucci
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Magda Bianco, Marcello Presicci
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Virman Cusenza, Olivia Tassara, Moreno Marinozzi
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Virman Cusenza, Olivia Tassara, Moreno Marinozzi
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Federico Carli
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Massimo Lapucci
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Marcello Presicci e Stefano Lucchini
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Massimo Lapucci, Marcello Presicci e Stefano Lucchini
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Massimo Lapucci, Marcello Presicci e Stefano Lucchini
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Massimo Lapucci, Marcello Presicci e Stefano Lucchini
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Massimo Lapucci, Stefano Lucchini
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Massimo Lapucci, Stefano Lucchini
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Fabrizio Palermo, Marcello Presicci, Stefano Lucchini
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Fabrizio Palermo, Marcello Presicci, Stefano Lucchini
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Fabrizio Palermo, Marcello Presicci, Stefano Lucchini
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Fabrizio Palermo, Marcello Presicci, Stefano Lucchini
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Stefano Lucchini
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Stefano Lucchini
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Stefano Lucchini e Magda Bianco
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Stefano Lucchini e Magda Bianco
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Stefano Lucchini e Magda Bianco
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Stefano Lucchini e Magda Bianco e Federico Carli
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Stefano Lucchini e Magda Bianco e Federico Carli
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Stefano Lucchini e Magda Bianco e Federico Carli
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Marcello Presicci e Luca Dal Fabbro
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Marcello Presicci e Luca Dal Fabbro
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Federico Carli, Stefano Lucchini
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Marcello Presicci
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Massimiliano Montefusco e Luca Dal Fabbro
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Massimiliano Montefusco e Luca Dal Fabbro
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Fabrizio Palermo e Luca Dal Fabbro
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Fabrizio Palermo e Luca Dal Fabbro
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Fabrizio Palermo, Massimiliano Montefusco e Luca Dal Fabbro
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Luca Dal Fabbro, Massimiliano Montefusco e Fabrizio Palermo
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Massimo Lapucci, Stefano Lucchini, Marcello Presicci e Renato Loiero
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Massimo Lapucci, Stefano Lucchini, Marcello Presicci e Renato Loiero
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Luca Dal Fabbro, Massimo Lapucci, Marcello Presicci, Massimiliano Montefusco, Stefano Lucchini, Renato Loiero e Fabrizio Palermo
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Luca Dal Fabbro, Massimo Lapucci, Marcello Presicci, Massimiliano Montefusco, Stefano Lucchini, Renato Loiero e Fabrizio Palermo
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Marcello Presicci, Stefano Lucchini
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Marcello Presicci, Stefano Lucchini
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Renato Loiero e Fabrizio Palermo
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Stefano de Alessandri, Marcello Presicci
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Stefano de Alessandri, Marcello Presicci
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Marcello Presicci
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Marcello Presicci
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Stefano Lucchini
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Marcello Presicci
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Marcello Presicci
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Piermario Tedeschi, Stefano Ragugini e Renato Loiero
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Fabrizio Palermo
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Lelio Fornabaio, Giulio Anselmi e Marcello Presicci
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Renato Loiero e e Fabrizio Palermo
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Maurizio Basile e Stefano Lucchini
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Vincenzo Manfredi e Renato Loiero
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Vincenzo Manfredi e Renato Loiero
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Stefano Lucchini e Olivia Tassara
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Stefano Lucchini e Olivia Tassara
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Stefano D'Alessandri e Giulio Anselmi
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Marcello Presicci e Bernardo Mattarella
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Marcello Presicci e Bernardo Mattarella
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Stefano Lucchini e Paolo Boccardelli
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Stefano Lucchini e Paolo Boccardelli
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Luca Dal Fabbro, Marcello Presicci e Vincenzo Manfredi
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Luca Dal Fabbro, Marcello Presicci e Vincenzo Manfredi
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Massimo Lapucci e Renato Loiero
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Luca Dal Fabbro e Olivia Tassara e Marcello Presicci
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Luca Dal Fabbro e Olivia Tassara e Marcello Presicci
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Massimiliano Montefusco, Massimo Lapucci, Paolo Boccardelli, Marcello Presicci e Stefano Lucchini
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Fabrizio Palermo, Paolo Boccardelli, Stefano Lucchini e Renato Loiero
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Stefano Lucchini, Marcello Presicci, Renato Loiero e Paolo Boccardelli
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Fabrizio Palermo, Massimo Lapucci, Marcello Presicci, Stefano Lucchini e Paolo Boccardelli
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Fabrizio Palermo, Massimo Lapucci, Marcello Presicci, Stefano Lucchini e Paolo Boccardelli
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Massimiliano Montefusco

Al via la quinta edizione del ciclo di studi promosso dalla Scuola Politica “Vivere nella Comunità”, fondata da Pellegrino Capaldo, Sabino Cassese, Marcello Presicci, Paolo Boccardelli e con Massimo Lapucci nella carica di vice presidente della Scuola. L’iniziativa rappresenta un percorso formativo unico in Italia e vede coinvolte numerose personalità di primo piano del mondo accademico ed aziendale come Carlo Messina, Francesco Profumo, Bernardo Giorgio Mattarella, Maria Bianca Farina, Andrea Sironi, Magda Bianco, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Marta Cartabia, Giampiero Massolo, Maximo Ibarra e Stefano Lucchini. Quest’anno l’apertura della nuova edizione è stata affidata all’amministratore delegato di Acea, Fabrizio Palermo con una Lectio Magistralis dal titolo: “Una nuova cultura dell’acqua”.

L’evento è stato introdotto da Renato Loiero, consigliere economico della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ed ha visto la partecipazione straordinaria di Stefano Lucchini e Paolo Boccardelli. Tra i presenti nella “Sala degli Specchi” di Casina Valadier, i docenti, i membri del board e i 40 partecipanti al percorso di studio scelti su oltre 800 candidature giunte.

Come sottolineato da Fabrizio Palermo in apertura: “Per raggiungere sistemi sostenibili ed equi per la gestione dell’acqua c’è bisogno di una buona governance, che richiede l’azione congiunta di tutti gli attori rilevanti, in particolare le autorità centrali e locali dello Stato, il settore privato, le organizzazioni della società civile e il mondo scientifico. In Acea lavoriamo per accrescere la consapevolezza dell’importanza della risorsa idrica, a tutti i livelli. Siamo promotori di progetti industriali importanti, come la seconda linea dell’acquedotto Peschiera; lavoriamo con i principali attori nazionali e internazionali per portare l’acqua al centro dell’agenda politica ed economica; ci rivolgiamo anche ai più giovani, con il progetto di educazione idrica che ha l’obiettivo di costruire una nuova cultura della risorsa”.

L’iniziativa formativa, gratuita per gli studenti grazie al sostegno delle imprese coinvolte tra cui Intesa Sanpaolo, Cassa Depositi e Prestiti, A2A, Engineering, Iren, Istituto per il Credito Sportivo, Fondazione Ericsson, Ferrovie dello Stato, Ania ed Acea, intende così rafforzare la preparazione e le competenze dei partecipanti, contribuendo alla formazione di nuovi leader. Quest’anno è stata presentata durante l’inaugurazione una ricerca realizzata dagli studenti e supportata da Intesa Sanpaolo dal titolo: “I principi economico istituzionali della Costituzione Italiana”.

Paolo Boccardelli, presidente del Supervisory Board e membro fondatore della Scuola Politica ha sottolineato: “In un’epoca caratterizzata da sfide dirompenti, il cambiamento impresso dalla Human-Artificial collaboration richiede la creazione di una cultura del talento che sappia far leva sulle abilità individuali, trasformandole in energie collettive di innovazione e crescita sostenibile. La nostra priorità deve essere quella di formare manager e dirigenti pubblici capaci di decodificare la complessità, professionisti che sappiano adattarsi con agilità a contesti dinamici, individui creativi ed empatici, ma soprattutto leader gentili e con visione, che vedono nelle twin transition e nelle nuove dinamiche della globalizzazione opportunità di innovazione e crescita sostenibile”.

“Formare talenti – ha proseguito Paolo Boccardelli – significa allenare ogni giorno l’abilità dei giovani di essere attori trasformativi, non solo nella vita professionale, ma anche in quella civile e politica. Ed è per questo che la Scuola Politica vuole essere una piattaforma di aggregazione di energie e risorse intellettuali per formare talenti che siano al passo con i tempi, trasferendo mediante approcci basati sull’interazione, sul mentoring e sul role model, una nuova visione del domani, con l’obiettivo di accrescere consapevolezza delle sfide del nostro tempo e coltivare il senso della leadership, del lavoro collaborativo e della responsabilità verso la comunità ad ogni livello”.

In conclusione Marcello Presicci, segretario generale e membro fondatore della Scuola Politica ha ribadito: “Anche quest’anno si rinnova il nostro impegno, con spirito di servizio, a favore di una futura classe dirigente preparata che percepisca la responsabilità di essere ‘civil servant’. La nostra Scuola, grazie ai suoi docenti, rappresenta un unicum formativo poiché offre ai giovani l’opportunità di approfondire non solo le loro competenze ‘hard’, ma anche le componenti ‘soft’, quali l’intelligenza emotiva, l’attenzione al bene comune, la ‘servant leadership’ e l’atteggiamento inclusivo nelle decisioni, tutte abilità imprescindibili per lavorare al meglio nel settore pubblico e privato, con un’attenzione particolare alla comunità”.


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