Prima visita di Papa Francesco in un ateneo statale della Capitale. Questa mattina il pontefice si è recato all’Università Roma Tre dove ha incontrato gli studenti dov’è stato accolto dal rettore Mario Panizza.
Tanti i temi che il Papa ha toccato nel suo intervento. A proposito dell’immigrazione ha dichiarato: “Io mi domando quante invasioni ha avuto l’Europa dall’inizio a qui? L’Europa è stata fatta di invasioni e migrazioni, voi sapete meglio di me che l’Europa è stata fatta artigianalmente, così le migrazioni sono un percorso, sono una sfida per crescere. Da soli, come fosse una preghiera, pensiamo al Mare nostrum che è diventato un cimitero“.
Spazio anche – nelle parole del Papa – al tema della globalizzazione: “La vita somiglia un po’ al portiere, che prende il pallone da dove lo buttano, e la vita bisogna prenderla da dove viene. Non è ‘Tempi moderni’ di Charlie Chaplin, è un’epoca diversa, e bisogna prenderla, senza paura. La vita è così. E’ un cambio di epoca. L’unità si fa con la diversità. Noi viviamo un’epoca di globalizzazione e lo sbaglio è pensare la globalizzazione come se fosse un pallone, una sfera, dove ogni punto è a uguale distanza dal centro, non c’è differenza, tutto è uniforme. E questa uniformità è la distruzione dell’unità perché ti toglie la capacità di essere differente. L’unità nelle differenze. Per questo a me piace parlare di un’altra figura geometrica, il poliedro. C’è una globalizzazione poliedrica, c’è unità, ma ogni persona, ogni razza, ogni cultura sempre conserva la sua identità patria L’unità di una università va per quella strada, l’unità nella diversità e quando si fa questo le culture crescono, il livello culturale cresce perch è un dialogo continuo tra tutti i lati del poliedro. Credo che il pericolo di oggi è un vero pericolo mondiale, concepire una globalizzazione nella uniformità che distrugge. No, la vera unità si fa nella diversità e così possiamo parlare di una ‘communis patria’, siamo accomunati, ma ognuno è diverso, distinto, anche nel mondo tutti siamo distinti, tutti siamo diversi“.
Grande entusiasmo tra gli studenti per la presenza di Papa Francesco al quale hanno rivolto numerose domande e con cui non sono mancati gli inevitabili selfie. Ad ascoltarlo c’erano, tra gli altri, anche il ministro della Pubblica Istruzione Valeria Fedeli e il fondatore della Comunità di Sant’Egidio Andrea Riccardi. Al termine della visita al pontefice sono stati anche riservati dei cori di saluto.
L’ultimo Papa a recarsi all’Università di Roma Tre era stato Giovanni Paolo II nel 2002.
(Foto di Stefano Carofei/Imagoeconomica)