Patrick Costello, che dirige il Council of Foreign Relations, prestigioso think tank nato nel lontano 1921 per opera di un nutrito gruppo di diplomatici americani, è stato ospitato ieri all’evento, organizzato da Enel e Formiche, dal titolo “Think Tank e policy making, Il modello americano e l’esperienza italiana”.
“Il Cfr coinvolge Capitol Hill al livello in cui la politica prende forma, il Senior Staff” ha spiegato Costello al Csa. “Questo è il livello in cui la legislazione viene scritta, vengono presi gli accordi, si scelgono i testimoni da ascoltare e vengono fornite le indicazioni sul voto finale ai principali soggetti coinvolti”. L’idea di creare un centro di ricerca che istruisse la politica dei sommovimenti internazionali risale all’inizio del XXI secolo. Più precisamente all’indomani della I Guerra Mondiale, sotto la presidenza di Woodrow Wilson, ha aggiunto il direttore: “Dopo i difficili negoziati della Conferenza di Pace di Parigi del 1919, un gruppo di diplomatici, investitori, ufficiali e avvocati conclusero che gli Americani avessero bisogno di essere preparati meglio in virtù delle significative responsabilità e dei processi decisionali negli affari internazionali” (leggi qui l’articolo completo).
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