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Gli 83 anni di Pippo Baudo in 83 foto. Archivio Pizzi

Raffaele Curi, Katia Ricciarelli, Pippo Baudo
1 / 83
Raffaele Curi, Katia Ricciarelli, Pippo Baudo
2 / 83
Pippo Baudo, Lino Banfi, Katia Ricciarelli
3 / 83
Pippo Baudo, Rita dalla Chiesa, Fabrizio Frizzi
4 / 83
Pippo Baudo, Maurizio Costanzo
5 / 83
Pippo Baudo, Maurizio Costanzo
6 / 83
Stefania Sandrelli, Pippo Baudo
7 / 83
Renzo Arbore, Mara Venier, Pippo Baudo
8 / 83
Pippo Baudo, Roger Moore
Oreste Lionello, Pippo Baudo
Pippo Baudo, Maria Grazia Grassini
Pippo Baudo assieme ai Ricche e Poveri, Paolo Villaggio e Maria Rosaria Omaggio
Pippo Baudo, Titti di Savoia
Pippo Baudo con la madre, Innocenza Pirracchio
Pippo Baudo, Anna Maria Grassini
Raffaele Curi, Katia Ricciarelli, Pippo Baudo
Oreste Lionello, Pippo Baudo
Pippo Baudo, Maria Grazia Grassini
Pippo Baudo assieme ai Ricche e Poveri, Paolo Villaggio e Maria Rosaria Omaggio
Pippo Baudo, Titti di Savoia
Pippo Baudo con la madre, Innocenza Pirracchio
Pippo Baudo, Anna Maria Grassini

“Baudo se non lo fotografavi ti sparava, ci ha sempre tenuto. Da giovane faceva il tober de femme, aveva tante donne che gli giravano attorno che ambivano a finire in televisione”. Umberto Pizzi, dopo aver cercato tra i faldoni delle sue foto d’archivio, si lascia prendere dai ricordi. “Baudo è stato sempre molto cortese con i fotografi, ognuno giocava il suo ruolo e lui giocava il suo: il numero uno della televisione. Solo Mike Bongiorno poteva stargli alla pari in quell’epoca. Ci ha fatto lavorare sempre bene”.

Pippo Baudo spegne oggi 83 candeline, e per l’occasione Formiche.net ha chiesto al Maestro della fotografia italiana di selezionare tra le sue foto d’archivio un portfolio che raccontasse gli anni in cui il conduttore siciliano ha contribuito a creare la televisione italiana. Allora eccolo, tra vita privata e lavorativa, assieme a Lino Banfi, Renzo Arbore, Mara Venier, Sabrina Ferilli. E ancora con Roger Moore, Carla Bruni, Franco Zeffirelli, Liza Minnelli.

“Io sono un seratante. Nella mia vita avrò fatto, non esagero, più di centomila serate. C’è stato un periodo, quello di Settevoci, in cui la gente non credeva che i personaggi in televisione fossero veri – ha raccontato a Walter Veltroni in una intervista rilasciata a Sette del Corriere -. Durante la settimana un giorno facevo Settevoci e nei restanti sei andavo a fare le serate in tutta Italia. L’obbligo era di arrivare alle due del pomeriggio, farmi il giro di tutti i bar per far capire che Pippo Baudo esisteva davvero. Ma in ogni bar era un caffè e arrivavo la sera allo spettacolo che ero completamente elettrico. Poi mi chiamavano per inaugurare i circhi. Quando un circo equestre si installava mi invitavano. Dovevo fare l’apertura dello spettacolo, poi c’era il circo, nell’intervallo facevo le foto con i bambini, con il pony. Mi pagavano molto bene, allora non c’era Iva, tutto in contante. Un giorno dissi: ‘Però mi date molti soldi’. E loro: ‘Ma a noi non costa niente’. ‘Come non vi costa niente?’. ‘Perché lei i soldi se li fa da solo’. ‘Come li faccio da solo?’. ‘Con il pony’. Perché accanto al pony c’erano otto clown con le Polaroid e avevano una velocità mostruosa, ogni bambino saliva, sorriso e via e pigliavano i soldi”.

Ecco 83 foto dall’archivio di Umberto Pizzi per celebrare gli 83 anni di Pippo Baudo.

(c) Umberto Pizzi – Riproduzione riservata

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