È morto sabato scorso Pippo Corigliano, giornalista, scrittore, ingegnere, è stato direttore dell’Ufficio Informazioni dell’Opus Dei dal 1970 al 2011. A darne notizia lo stesso Opus Dei, con una nota. “È morto in casa sua, circondato dall’affetto delle persone dell’Opus Dei con cui viveva, una morte inaspettata”, si legge nella nota dell’organizzazione.
Corigliano, noto a tutti come Pippo, era nato a Napoli il 31 maggio 1942. Nel 1960, a 18 anni, chiese l’ammissione all’Opus Dei come numerario. Ebbe la possibilità di conoscere direttamente san Josemaría Escrivà de Balaguer, fondatore dell’Opus Dei e proclamato santo da Giovanni Paolo II nel 2002. Ha diretto l’Ufficio Comunicazione dell’Opus Dei per l’Italia per quarant’anni, vivendo in prima linea alcuni momenti molto significativi per l’Opera in Italia e nel mondo, come per esempio la morte di san Josemaría (26 giugno 1975), l’erezione dell’Opus Dei a prelatura personale (28 novembre 1982), la beatificazione (1992) e la canonizzazione (2002) del Fondatore. Una volta in pensione, si è dedicato a scrivere libri. Con la sua ironia napoletana, Corigliano attribuiva la sua vocazione di scrittore a Dan Brown, l’autore del “Codice da Vinci”, che con l’eco mediatica dei suoi libri aveva attirato l’attenzione su tematiche spirituali e soprannaturali. Pippo Corigliano si è dedicato anche alla formazione umana e spirituale dei giovani. Nel suo blog, “Preferisco il Paradiso”, annotava riflessioni e squarci di quotidianità, pervase del suo buonumore tipicamente napoletano.
Ecco le foto di Umberto Pizzi.
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