Il governo studia il modo per ammorbidire la tassa sulla produzione di plastica. Nel mentre, politica, esperti e istituzioni si sono riuniti alla Camera, presso la sala della Regina, in occasione del convegno Rivoluzione plastica. Tra i convenuti a Montecitorio, il vicepresidente della Camera, Ettore Rosato, Enrico Giovannini, portavoce Asvis, Alessandro Bratti, dg dell’Ispra, Roberto Morassut, sottosegretario all’Ambiente, il presidente di Plasticeurope Italia, Claudia Porchietto, deputata della commissione Attività Produttive, Alessandro Manuel Benvenuto, presidente della commissione Ambiente alla Camera, Filippo Di Quattro, direttore manufacturing di Basf Italia, Andreas Riehemann ceo di Basf Italia e Chiara Braga, deputata Pd alla commissione Ambiente e coordinatrice dell’intergruppo parlamentare sullo sviluppo sostenibile (qui l’intervista rilasciata ieri a Formiche.net).
Il là ai lavori lo ha dato lo stesso Morassut, che contrariamente al programma, ha parlato per primo. Naturalmente il tema non poteva che essere la tassa sulla plastica, misura che ha mandato su tutte le furie l’industria di settore. Ma il governo, almeno a sentire il sottosegretario all’Ambiente, è aperto a modifiche. “La plastic tax è presente in tutta Europa, si è deciso di applicarla in Italia. La misura andrà modulata, e andranno accentuati gli aspetti che ne definiscono l’obiettivo principale per non incidere sui comportamenti virtuosi ma su quelli negativi”.
(Foto di Umberto Pizzi – riproduzione riservata)