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Bonino, Calenda, Della Vedova e Parisi in piazza contro il blocco della prescrizione. Le foto

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Benedetto Della Vedova
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Carlo Calenda
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Vincenzo Comi
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Vincenzo Comi
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Benedetto Della Vedova
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Benedetto Della Vedova
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Stefano Parisi
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Riccardo Magi
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Giulia Crivellini
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Emma Bonino
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Emma Bonino
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Carlo Calenda, Emma Bonino, Benedetto Della Vedova e Stefano Parisi
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Carlo Calenda, Emma Bonino, Benedetto Della Vedova e Stefano Parisi
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Carlo Calenda, Emma Bonino
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Carlo Calenda, Emma Bonino
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Carlo Calenda, Emma Bonino, Benedetto Della Vedova e Stefano Parisi
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Carlo Calenda, Emma Bonino, Benedetto Della Vedova e Stefano Parisi
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Carlo Calenda, Emma Bonino, Benedetto Della Vedova e Stefano Parisi
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Carlo Calenda, Emma Bonino, Benedetto Della Vedova e Stefano Parisi
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Carlo Calenda, Emma Bonino, Benedetto Della Vedova e Stefano Parisi
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Carlo Calenda, Emma Bonino
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Carlo Calenda, Emma Bonino
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Carlo Calenda, Emma Bonino
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Emma Bonino, Carlo Calenda, Benedetto Della Vedova e Stefano Parisi
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Emma Bonino, Carlo Calenda, Benedetto Della Vedova e Stefano Parisi
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Emma Bonino, Carlo Calenda, Benedetto Della Vedova
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Giulia Crivellini, Emma Bonino, Carlo Calenda, Benedetto Della Vedova e Stefano Parisi
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Giulia Crivellini, Emma Bonino, Carlo Calenda, Benedetto Della Vedova
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Giulia Crivellini, Emma Bonino, Carlo Calenda, Benedetto Della Vedova e Stefano Parisi

La riforma Bonafede della prescrizione significa “fine processo mai. Un altro dei pezzi di demolizione dello Stato di diritto. È un clima pericoloso”. Lo ha affermato Emma Bonino nel corso del sit in davanti alla Camera, organizzato da +Europa e da Azione, il movimento fondato da Carlo Calenda. “È una battaglia fondamentale – ha aggiunto Bonino – perché se si scivola al primo gradino non si sa mai dove si va a finire”. Il segretario di +Europa, Benedetto Della Vedova, ha aggiunto che “è un problema dello Stato” quello dei tempi dei processi che non può essere risolto “abolendo le garanzie” ma lavorando “su una migliore organizzazione del sistema giudiziario”. Sulla stessa linea Carlo Calenda.

“Non contiamo di vincere questa battaglia – ha spiegato – perché il governo è tecnicamente ostaggio del M5S, con un Pd che non ha una direzione di marcia. Tuttavia quella sulla prescrizione è una battaglia che merita assolutamente di essere combattuta. Questa riforma non migliora l’efficienza del sistema giustizia ma porterà a processi più lunghi. Senza capire che essere sotto processo per il cittadino è già scontare una pena”. Davanti a Montecitorio presente anche Stefano Parisi (Energie per l’Italia).

Dal primo gennaio è entrata in vigore la riforma della prescrizione (Legge Bonafede), che prevede l’abolizione della prescrizione dopo il primo grado di giudizio.

(Foto: Imagoeconomica-riproduzione riservata)


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