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Chi c’era alla presentazione del libro di Giancarlo Elia Valori. Le foto

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Dario Fasciano, Nicolò Pollari
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Giancarlo Elia Valori, Shaykh Abd al-Wahid Pallavicini, Sergio Pallavicini
Maurizio Detalmo Mezzavilla, Dario Fasciano, Nicolò Pollari
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Maurizio Detalmo Mezzavilla, Dario Fasciano, Nicolò Pollari
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Giovanni Ugias, Nicolò Pollari
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Nicolò Pollari
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Rocco Buttiglione, Nicolò Pollari
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Giancarlo Elia Valori
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Giancarlo Elia Valori
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Nicolò Pollari
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Nicolò Pollari
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Nicolò Pollari
ABD AL WAHID PALLAVICINI Giancarlo Elia Valori
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Shaykh Abd al-Wahid Pallavicini
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Nicolò Pollari
Maurizio Detalmo Mezzavilla, Dario Fasciano, Nicolò Pollari
ABD AL WAHID PALLAVICINI Giancarlo Elia Valori

Giancarlo Elia Valori, Honorable de l’Académie de Sciences de l’Institut de France, ha pubblicato a marzo con  la casa editrice Rubettino, il libro “Geopolitica dell’incertezzache analizza la realtà contemporanea sotto la lente della geopolitica intesa come analisi dei fatti di politica internazionale verificatisi al fine di prefigurare scenari politici futuri.

Il libro è stato presentato dall’autore ieri al Tempio di Adriano a Roma, insieme a Rocco Buttiglione, Giulio Terzi di Sant’Agata, Shaykh Abd al-Wahid Pallavicini, presidente Comunità religiosa islamica italiana, Nicolò Pollari, consigliere di Stato, Tarak Ben Ammar, consigliere di Mediobanca, l’avvocato Renzo Gattegna e Stefano Folli, editorialista de La Repubblica.

“Valori – ha scritto Ilaria Colombo nella recensione per Formiche.net – inquadra il momento attuale nella fine della globalizzazione intesa come americanizzazione dovuta alla caduta dell’ Urss, nella tendenza alla crescita dei singoli nazionalismi, che porteranno, secondo l’autore, alla disgregazione dell’Unione europea così come la conosciamo e alla ricostruzione di nuove aree strategiche. Tale fenomeno è, secondo il professor Valori, irreversibile perché nasce dalla costituzione di una moneta unica troppo alta la cui concorrenza con il dollaro Usa ha portato le economie dell’Unione a una crisi che non sembra avere fine. L’autore spiega ciò che gli è apparso chiaro sin dall’avvento dell’euro ovvero che la sopravvalutazione della moneta europea con il dollaro avrebbe comunque bloccato l’evoluzione delle economie europee tutte impostate sull’esportazione”.

Ecco le foto dal Tempio di Adriano.

(Foto: Imagoeconomica/Paolo Cerroni)


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