Skip to main content

La prima seduta al Senato di Matteo Renzi, con Giorgio Napolitano. Le foto

1 / 16
Matteo Renzi
2 / 16
Giorgio Napolitano
3 / 16
Giorgio Napolitano
4 / 16
Matteo Renzi e Francesco Bonifazi
5 / 16
Matteo Renzi
6 / 16
Matteo Renzi
7 / 16
Carlo Martelli e Maurizio Buccarella
8 / 16
Paolo Romani
9 / 16
Vasco Errani e Pietro Grasso
10 / 16
Maurizio Gasparri e Paolo Romani
11 / 16
Adriano Galliani e Niccolò Ghedini
12 / 16
Toni Iwobi
13 / 16
Teresa Bellanova e Matteo Renzi e Francesco Bonifazi
14 / 16
Matteo Renzi e Francesco Bonifazi
15 / 16
Paolo Romani
16 / 16
Paolo Romani
“Ora sto zitto per due anni”. Tra strette di mano, saluti e selfie, Matteo Renzi fa il suo esordio da parlamentare, eletto in quel Senato che la sua riforma costituzionale aboliva. E, assalito dai cronisti, promette un silenzio stampa che non convince.
I giornalisti parlamentari infatti lo seguono dall’uscita dall’aula, dove seduto tra la Bellanova e Bonifazi, ha assistito al discorso di apertura della prima seduta di Giorgio Napolitano, fino alla buvette dove offre il caffè a diversi senatori dem tra i quali il neo eletto Tommaso Cerno. Qualche chiacchiera con il senatore a vita Carlo Rubbia.

Negli stessi minuti sta prendendo il caffè anche Pietro Grasso, leader di Leu. Renzi non lo vede. Ed esce seguito da addetti stampa e senatori dem dirigendosi al gruppo. Qui si informa con Marcucci su quante stanze resteranno al Pd e quali dovranno essere cedute probabilmente al M5s. Prima di chiudersi in una stanza fa un selfie con il figlio di Monica Cirinnà ed Esterino Montino.

“Sulla scena politica nazionale il voto del 4 marzo ha determinato un netto spartiacque, a inequivocabile vantaggio dei movimenti e delle coalizioni che hanno compiuto un balzo in avanti clamoroso nel consenso degli elettori e che quindi di fatto sono oggi candidati a governare il Paese”. Lo ha ribadito il senatore a vita Giorgio Napolitano nel suo discorso in Senato per l’apertura della diciottesima legislatura, una sessione presieduta dall’ex presidente della Repubblica in qualità di senatore più anziano.

“In pari tempo, il partito che nella scorsa legislatura aveva guidato tre esecutivi ha subìto una drastica sconfitta ed è stato respinto all’opposizione”, ha aggiunto Napolitano, ribadendo che “occorre comunque corrispondere alle scelte del corpo elettorale e delineare la strada per il prossimo futuro del Paese. E alcuni elementi possono concorrere ad allargare l’orizzonte”.

(Testo Askanews)

(Foto: Imagoeconomica-riproduzione riservata)



×

Iscriviti alla newsletter