“La memoria di Auschwitz e tutto quello che Auschwitz rappresenta e contiene ci pone ogni volta di fronte al lato più oscuro dell’uomo, all’abisso del male, all’offuscamento delle coscienze e alla perdita totale del sentimento più elementare di pietà e di umanità”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è espresso in occasione della celebrazione della Giornata della Memoria tenutasi al Quirinale.
Nel Salone dei Corazzieri, le celebrazioni si sono svolte alla presenza del presidente della Repubblica e delle massime autorità dello Stato: dal presidente del Senato, Pietro Grasso, alla presidente della Camera, Laura Boldrini. Tra gli altri, erano presenti anche il sindaco di Roma Virginia Raggi (qui la gallery di Formiche.net), i rappresentanti della comunità ebraica di Roma e gli studenti provenienti da alcuni Comuni del Centro Italia colpiti dal sisma.
A 72 anni dall’abbattimento dei cancelli del campo di sterminio Auschwitz-Birkenau, nell’attuale Polonia, in tutta Italia e in altri Paesi si celebra la Giornata della memoria, istituita nel 2005, per ricordare le vittime dell’Olocausto.
Il presidente della Repubblica ha colto l’occasione per invitare a riflettere sul tema dell’intollerenza. “Oggi dobbiamo chiederci: come è possibile che sotto forme diverse che vanno dal negazionismo, alla xenofobia, all’antisionismo, a razzismi vecchi e nuovi, al suprematismo, al nazionalismo esasperato, al fanatismo religioso – come è possibile, ripeto che ancora oggi si sparga e si propaghi il germe dell’intolleranza della discriminazione della violenza? La Giornata della memoria, allora, non ci impone soltanto di ricordare, doverosamente, le tante vittime innocenti di una stagione lugubre e nefasta. Ma impegna a contrastare, oggi, ogni seme e ogni accenno di derive che ne provochino oblio o addirittura ne facciano temere la ripetizione”.
(Foto di Stefano Carofei, Imagoeconomica)