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Giulia Bongiorno e Raffaele Sollecito. Le foto della conferenza stampa

Ha paragonato la fine del processo, sancita dall’assoluzione della Corte di Cassazione, alla libertà che si prova dopo un sequestro. Raffaele Sollecito, accusato dell’omicidio di Meredith Kercher assieme ad Amanda Knox e Rudy Guede (condannato nel 2010 con rito abbreviato), è stato assolto dalle accuse di omicidio per non aver commesso il fatto.

Un susseguirsi di condanne, assoluzioni e annullamenti che nel corso degli anni si sono affiancate a un’attenzione mediatica costante e crescente, sia per le vicende personali di Sollecito e Knox, fidanzati al tempo dell’omicidio della giovane studentessa inglese, sia per i tempi lunghi e cavillosi del processo. Il 27 marzo, però, la Corte di Cassazione ne ha decretato la fine annullando le condanne a Sollecito e Knox per non aver commesso il fatto.

Alle 12:00 del 30 marzo Sollecito, accompagnato dal suo avvocato, Giulia Bongiorno, e suo padre, Francesco Sollecito, ha tenuto una conferenza stampa in cui ha detto: “Mi sento come un sequestrato tornato alla libertà. Il mio sequestro è stato insopportabile. Sono stato additato come un assassino senza uno straccio di prova. La mia famiglia è stata fatta a pezzi, sbriciolata. Non è vero che non mi aspettavo questa sentenza: questa sentenza doveva finire così. Il dolore è ancora presente, ma se guardo l’esito finale la giustizia ha funzionato“.

Ecco tutte le foto di Giovanni Pulice

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