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I 77 anni di Raffaella Carrà, tra Tv e vita privata. Foto archivio Pizzi

Raffaella Carrà spegne oggi 77 candeline. Bolognese, cresciuta a Bellaria la Raffa, nata Raffaella Maria Roberta Pelloni, discende da un noto brigante cantato da Giovanni Pascoli, personaggio bolognese troppo trascurato dalla sua città. È tra le icone italiane più famose al mondo. Nel corso della sua carriera l’artista ha spaziato tra cinema, televisione, teatro e musica ottenendo grandi riconoscimenti da parte del pubblico e della critica. Un debutto che avviene a soli otto anni all’interno della pellicola “Tormento del passato” di Mario Bonnard.

Poi “La lunga notte del ’43” del regista Florestano Vancini; “I compagni” di Mario Monicelli candidato all’Oscar; “Il colonnello Von Ryan” di Mark Robson nel quale recitò al fianco di Frank Sinatra. In questo periodo cambia il suo nome, è il regista Dante Guardamagna amante dell’arte che fuse insieme Raffaella al cognome di un pittore che lui amava: Carlo Carrà. Raffaella Carrà parallelamente ai suoi lavori sul grande schermo accettò anche alcune parti come presentatrice e soubrette televisiva e, negli anni’70, decise che questa sarebbe stata la sua strada.

Il suo primo grande successo fu “Canzonissima” dove affiancava Corrado nella conduzione. Interpretò anche le sigle d’apertura e chiusura come la celeberrima “Ma che musica maestro!” nella quale si mostrò con un completo che le lasciava scoperto l’ombelico e il balletto collegato al brano “Tuca tuca” era un po’ audace e venne prontamente censurato. È stata la prima donna dello spettacolo a cantare la libertà sessuale di cui una sua canzone nota come “Com’è bello far l’amore?”, è stato un inno. Non a caso, il pezzo è diventato un simbolo del movimento LGBT, tanto da eleggere la Carrà a “icona gay mondiale” al World Pride di Madrid nel 2017.

I varietà si succedono e con essi il successo. Nel ’74 conduce “Milleluci” al fianco di Mina. Nel 1982 presenta “Fantastico 3” insieme a Corrado, Gigi Sabani e Renato Zero; canta anche la canzone della sigla “Ballo ballo”. Nel 1983 e per i 3 anni successivi presenta “Pronto Raffaella?” all’ora di pranzo, trasmissione per la quale vince numerosi premi. Nel biennio ’85-’86 presenta “Buonasera Raffaella” uno show in prima serata in cui intervista e si esibisce con ospiti internazionali. Nel 1995 ha una nuova ondata di notorietà con la trasmissione “Carramba! Che sorpresa” in cui permetteva alle persone di incontrare amici o parenti che avevano perso di vista.

Gli anni 2000 per Raffaella Carrà iniziano con il botto infatti nel 2001 presenta Sanremo. Il mondo ce la invidia, Spagna e Sudamerica in primis, dove ha raggiunto livelli di popolarità senza precedenti grazie al suo carattere socievole e alla mano, che non ha mai sfociato verso atteggiamenti di divismo o superiorità. Ed è proprio questo il suo marchio di fabbrica: far sentire sempre tutti a proprio agio e importanti. “Sono contenta di non essermi montata la testa, ho molta autoironia”, ha dichiarato, svelando poi uno dei motivi del suo successo: “Se non si è sereni con se stessi, non si potrà mai fare bene questo lavoro”. Ha trovato la sua anima gemella nel coreografo Sergio Japino che ha incontrato per la prima volta nella trasmissione “Millemilioni”. Da allora sono passati 35 anni e loro continuano a vivere e a lavorare insieme anche se non si sono mai sposati. Il suo ultimo successo è “A raccontare comincia tu”, che fa eco a un suo grande successo canoro; in questo format incontra personaggi famosi e li intervista in modo originale.

(Testo: Askanews)

(Foto: Umberto Pizzi-riproduzione riservata)


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