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Virginia Raggi celebra i 40 anni della legge Basaglia. Le foto

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Virginia Raggi, Dario D'Ambrosi
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Dario D'Ambrosi
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D'Ambrosi
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Dario D'Ambrosi e l'assessore Paolo Masini
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Virginia Raggi e Paolo Masini
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Dario D'Ambrosi
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Il compositore Francesco Santalucia
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Masini, Raggi e D'Ambrosi
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Raggi e D'Ambrosi
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Dario D'Ambrosi
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Virginia Raggi
raggi
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Raggi e D'Ambrosi
raggi

“Quaranta anni fa, nel 1978, l’Italia chiuse definitivamente i manicomi grazie alla legge Basaglia. Fu un momento storico. Il nostro Paese si pose all’avanguardia a livello mondiale con un sistema inclusivo riconoscendo i diritti degli ultimi e degli emarginati dalla società”. Con queste parole la sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha salutato questa mattina in Campidoglio una performance teatrale dedicata ai 40 anni della chiusura dei manicomi, grazie alla legge che porta il nome del celebre psichiatra.

“A Roma abbiamo un’eccellenza di cui essere orgogliosi, un’eccellenza a livello mondiale che, indirettamente, è erede di quello spirito e di quella esperienza rivoluzionaria. È il Teatro Patologico. Un progetto importantissimo che unisce crescita, passione per la recitazione e integrazione. E vede attori professionisti e persone con disabilità lavorare insieme sul palco. Noi tutti dobbiamo puntare alla creazione di una società davvero integrata e questo può avvenire solo se le Istituzioni sono al fianco di coloro che lavorano quotidianamente per questo obiettivo”.

“Stamattina”, ha aggiunto la sindaca, “abbiamo assistito alla performance di Dario D’Ambrosi e dei ragazzi del Teatro Patologico diretti dal maestro Francesco Santalucia realizzata per ricordare i 40 anni della Legge Basaglia. È stata una rappresentazione molto forte e toccante ed è un grandissimo vanto ospitare a Roma questa realtà. Vogliamo che questa esperienza possa esprimere al meglio tutte le sue potenzialità. Siamo orgogliosi di vedere come questi ragazzi portino questi valori con i loro spettacoli in giro per il mondo (penso al Festival dal 4 al 14 ottobre al Teatro Eliseo e ai prossimi appuntamenti a New York e a Bruxelles). A loro dico con tutto il cuore continuate così, con la vostra arte fate bene alla comunità intera”.

(Foto Imagoeconomica)


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