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Raggi, Tofalo, Farina e Vecciarelli ai 150 anni dalla Breccia di Porta Pia. Le foto

Sono stati celebrati ieri i 150 anni dalla Breccia di Porta Pia a Roma.

Il sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo e il sindaco, Virginia Raggi, con il rappresentante della Regione Lazio, dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli e dal capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale Salvatore Farina, hanno deposto una corona d’alloro in memoria dei caduti presso la lapide commemorativa della battaglia del 1870, lungo le mura aureliane. Un picchetto armato di Bersaglieri, corpo dell’Esercito protagonista della presa di Roma, ha reso gli onori alle Autorità indossando l’uniforme storica in dotazione alle truppe dell’epoca.

“Un secolo e mezzo fa, i nostri Fanti, Bersaglieri ed Artiglieri furono i protagonisti della Breccia di Porta Pia, pietra miliare della Storia dell’Unità d’Italia. È stata un’emozione fortissima condividere oggi questo momento con loro. Purtroppo a causa dell’emergenza Covid-19 questa importante data per Roma e l’Italia tutta si è svolta in forma ridotta a fronte dei grandi festeggiamenti previsti”. Queste le parole del sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo. “Grazie – ha proseguito – alle Associazioni Nazionali dei Bersaglieri, degli Artiglieri e del Fante, a cui rivolgo il mio più grande riconoscimento per il lavoro che hanno portato avanti, in collaborazione con l’Esercito Italiano, con straordinario impegno e dedizione ispirandosi a quei valori comuni a tutti i nostri uomini e donne con le stellette”.

“A 150 anni dallo storico ingresso dei Bersaglieri a Porta Pia che segnò di fatto l’annessione di Roma al Regno d’Italia, rivolgo un grato pensiero alla memoria di chi ha creduto ed è caduto per gli ideali risorgimentali. Una memoria che si fa viva pensando alle molteplici trasformazioni e ai tanti cambiamenti che Roma ha attraversato da allora, diventando la capitale della Nazione, la capitale di tutti gli italiani”. Così il ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport Vincenzo Spadafora è intervenuto con una nota in occasione della commemorazione. “Il 20 settembre 1870 si consumò – ha aggiunto – un atto fondativo della nostra identità nazionale, gettandosi le premesse per la scrittura di una nuova pagina della storia, quella di Roma Capitale, che ancora oggi viviamo in tutta la sua sfidante complessità, in tutta la sua unicità, espressione di un patrimonio storico, artistico, culturale e religioso che non ha eguali al mondo. Nel 1870 Roma si unì all’Italia e nel 1957, a Roma, l’Italia si unì all’Europa. Oggi c’è più che mai bisogno di unità, coesione e di speranza. Roma, che è anche uno straordinario polo universitario e di ricerca, ha tutte le potenzialità per guardare avanti, per attrarre le giovani generazioni, per ‘fare Breccia’ nel futuro. Se serve, mettendo in campo le energie vitali, la partecipazione di popolo, lo spirito solidale ed eroico sempre dimostrato nei momenti difficili”, ha concluso il ministro.

Ecco anche l’omaggio del sindaco Virginia Raggi a questa ricorrenza importante per la storia d’Italia.

(Foto: Imagoeconomica-riproduzione riservata)

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