C’è stato anche un protagonista inatteso all’iniziativa organizzata mercoledì scorso a Palazzo Santa Chiara a Roma dalla Fondazione della Libertà di Altero Matteoli e dalla fondazione Magna Carta di Gaetano Quagliariello per discutere della possibile riunificazione del centrodestra. Si tratta del senatore di Forza Italia Antonio Razzi, ormai assurto al ruolo di vero e proprio personaggio pubblico, grazie soprattutto alla divertentissima imitazione che ne ha fatto in questi anni il comico Maurizio Crozza (qui un piccolo esempio).
Nei panni del guastatore Razzi ha fatto capolino in platea ed è stato immortalato da Umberto Pizzi in numerose foto, intento – tra le altre cose – a salutare con baci e abbracci una Giorgia Meloni apparsa tra il divertito e l’imbarazzato.
Per tutti i dettagli sull’iniziativa si può leggere questo articolo di Andrea Picardi. Eccone uno stralcio:
È stato Silvio Berlusconi il convitato di pietra del dibattito organizzato ieri a Roma dalla fondazione Magna Carta di Quagliariello e dalla fondazione della Libertà di Matteoli. “L’oste che prepara il tavolo e che alla fine paga il conto“, per dirla con l’espressione utilizzata dal moderatore, il giornalista del Corriere della Sera Tommaso Labate. Perché, inevitabilmente, ogni progetto di riunificazione non potrà che passare dall’avallo e dalla partecipazione del Cavaliere – l’unico che in questi oltre venti anni abbia dimostrato di saper tenere unito il centrodestra – alla guida, inoltre, del partito che in base ai sondaggi macina più consensi di tutti: Forza Italia.
Una sensazione che anche i partecipanti all’iniziativa di ieri hanno dato l’impressione di condividere. Nel senso che sui temi concreti – nello specifico si parlava di immigrazione e sicurezza – hanno sottolineato di vederla più o meno allo stesso modo (pure dando prova di un notevole sforzo di sintesi), mentre sulle mosse più politiche non hanno mancato di rilevare alcune questioni innegabili. Che si riferiscono alla discussione in merito alla legge elettorale, in questa fase il vero nodo da sciogliere per capire come si riorganizzeranno le forze politiche e, dunque, che fine faranno i propositi di rilanciare un centrodestra unito.
(Foto di Umberto Pizzi/Riproduzione riservata)