Renato Soru, patron di Tiscali, segretario regionale del Pd in Sardegna ed eurodeputato, è stato condannato dal tribunale di Cagliari per evasione fiscale.
LE PAROLE DI SORU
“Ho comunicato alla presidente dell’assemblea regionale Giannarita Mele la mia decisione di rassegnare le dimissioni dalla carica di segretario regionale del Partito Democratico della Sardegna per i necessari adempimenti”. È quanto si legge in una nota rilasciata dll’europarlamentare, pubblicata sul sito del partito sardo.
IL COMMENTO DI GRILLO
È il blog di Beppe Grillo a commentare per primo la notizia pubblicata oggi da organi di stampa locali. “Oggi tocca a Renato Soru, europarlamentare e capo del Pd in Sardegna: tre anni di reclusione per evasione fiscale. Dopo l’euroindagato per voto di scambio mafioso Caputo, il gruppo del Pd a Bruxelles si ingrossa con un eurocondannato. Cosa aspettano a dimettersi? L’epopea immorale del Pd continua. Chi sarà il prossimo?”, chiede il fondatore del Movimento 5 stelle.
“Ora che l’eurodeputato (assenteista) e segretario Pd della Sardegna Renato Soru è stato condannato in primo grado a 3 anni per una evasione fiscale di 2,6 milioni di euro, cosa dirà il suo segretario e presidente del Consiglio Renzi – incalzano Manuela Serra e Roberto Cotti, senatori sardi del M5S, e Nunzia Catalfo capogruppo M5S Senato -? Le dimissioni di Soru dall’incarico di eurodeputato sono il minimo sindacale per rispetto ai cittadini della Sardegna e d’Italia e di tutti gli imprenditori, artigiani e lavoratori che pagano le tasse regolarmente in questo Paese”.
“Ora cosa ci racconterà la retorica renziana sulla lotta all’evasione fiscale quando il segretario del Pd della Sardegna nonchè europarlamentare Soru è stato condannato in primo grado a 3 anni per una evasione milionaria?” concludono Serra, Catalfo e Cotti.
(Foto: Imagoeconomica)
(Testo: Askanews)