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Tutti i volti di Matteo Renzi all’Assemblea Pd. Le foto

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“Avremmo dovuto rottamare di più, in particolar modo nella classe dirigente al Sud” ma “oggi la politica va più veloce del passato, i cicli di governo sono più brevi. Se smettiamo di litigare presto toccherà di nuovo a noi del Pd. Ma dovremo farci trovare pronti e non continuare con le divisioni interne”. Lo dice Matteo Renzi in una intervista al Qn, nel giorno dell’assemblea del Pd.

Sul futuro del Pd, spiega Renzi, “l’assemblea è sovrana e libera. L’importante però è che chi vincerà le primarie non subisca la lotta fratricida che le correnti hanno fatto a me. Ci sono tante ragioni della sconfitta del 4 marzo, anche i nostri errori. Ma una delle motivazioni più forti è stata il tasso di litigiosità del Pd: chi per anni mi ha fatto la guerra dicendo che non ero sufficientemente di sinistra oggi si trova con l’altro Matteo al governo. Attaccavano il Matteo sbagliato”.

Renzi non vede possibilità di tornare ad alleanze con Leu. “Deciderà – spiega – il congresso ma il risultato delle elezioni è chiaro. Quello che hanno fatto Bersani e D’Alema al referendum e con la scissione non ha portato alla vittoria di una sinistra radicale, ma della destra radicale. Questa divisione ha portato Salvini al governo, non l’Intemazionale socialista. Il punto è come riprendere il voto dei tanti che ci avevano votato alle Europee più che dei non molti che hanno votato Leu”.

L’ex segretario esclude anche un’alleanza con l’ala dei 5 Stelle vicina a Roberto Fico. “I primi atti del governo – afferma – dimostrano che i Cinque Stelle di sinistra non hanno nulla: sono ormai una corrente della Lega. Stanno approvando tutte le misure che Salvini propone e mi colpisce il silenzio di filosofi, attori, editorialisti che dicevano come i grillini fossero la nuova sinistra. Fico può fare un post per togliersi il peso dalla coscienza, ma la maggioranza politica che sostiene lui e il governo è di destra radicale”.

Per quanto riguarda il suo futuro, Renzi vede un ruolo “prepolitico. Educazione, informazione, conoscenza. Voglio girare l’Italia, ascoltare le persone, fare una battaglia culturale contro le fake news e la propaganda promuovendo i valori. Salvini chiude i porti? Noi apriamo i musei, le biblioteche, i teatri. Giocano sulla paura evocando i muri? Noi stiamo nell’associazionismo, nel terzo settore, nel volontariato. Darò una mano così”.

E c’è anche la Tv. “Il programma su Firenze sarà diffuso in varie tv del mondo. La protagonista è Firenze, la sua sconfinata bellezza. Sono debitore: qui mi hanno votato sempre, anche anche quando gli italiani mi voltavano le spalle. Puoi girare il mondo quanto vuoi, vedere tutti i leader, ma niente mi da emozione come Firenze. E’ bello avere un luogo che puoi chiamare casa, questa è Firenze per me”.

(Testo Askanews)

(Foto: Imagoeconomica-riproduzione riservata)



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