Maurizio Martina eletto segretario del Partito democratico. L’assemblea Dem riunita a Roma lo ha confermato nel ruolo. Traghetterà il partito verso il congresso, con le primarie prima delle elezioni europee.
Martina, parlando dal palco con una maglietta rossa a sostegno dell’iniziativa promossa da Libera e tante associazioni per l’accoglienza ai migranti, ha sottolineato la necessità di scrivere una pagina nuova del Pd, tutti insieme, con umiltà e determinazione.
“Io propongo che questo partito da oggi avvii un suo percorso congressuale straordinario che da qui a prima delle europee ci consenta di tornare ad avere in testa progetto, idee, persone e strumenti per questa sfida”.
Ma ad infiammare l’assemblea è stato l’intervento dell’ex premier Matteo Renzi, che si è assunto le responsabilità della sconfitta. Poi, però, ha rivendicato le riforme fatte dal suo governo e da quello di Gentiloni e ha accusato chi nel Pd lo ha indebolito.
E sul M5S: “Io trovo che il M5S non sia la nuova sinistra, ma la vecchia destra e non ho dubbi. E a chi dice: c’è una componente di sinistra nei Cinque Stelle, dico che si nasconde bene se c’è: sempre una corrente della Lega sono. Il Vaffa-day si è fermato a Pontida”.
E Nicola Zingaretti che nei giorni scorsi ha annunciato la sua candidatura alla segreteria Dem ha accolto con favore l’intervento di Martina invitando a guardare avanti e a costruire in tutto il Paese “comitati per l’alternativa per chiamare a raccolta chi vuole cambiare e ridare agli italiani un futuro”
(Testo Askanews)
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