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Sorrisi, strette di mano e sbuffi nel 2017 di Matteo Renzi visto da Pizzi. Tutte le foto

Mancano pochi mesi alle elezioni e i protagonisti dello scenario politico italiano tornano sotto i riflettori. Tra questi, l’ex presidente del Consiglio, Matteo Renzi. In un post pubblicato su Facebook, Renzi ha commentato lo scioglimento delle Camere e l’appuntamento elettorale convocato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “Non lasceremo questo Paese a chi vive di rancore e di rabbia. Mettiamoci al lavoro, amici, senza paura. Perché il 4 marzo sia una bellissima giornata, avanti”. “Dunque, si parte davvero. Voteremo il 4 marzo – ha scritto il leader del Partito Democratico -. Da un lato ci sono le promesse mirabolanti di Berlusconi e Salvini, il tandem dello spread e del populismo. Dall’altro Di Maio e Grillo, che vogliono referendum su euro e vaccini, promettendo assistenzialismo e sussidi. E poi ci siamo noi. Che in questi anni abbiamo lavorato tanto e sbagliato qualcosa ma che siamo una squadra credibile e affidabile”.

Renzi sostiene che “tutti gli indicatori economici hanno cambiato verso, nessuno escluso. Presentiamo dei risultati, allora: il Paese sta meglio di prima. Ma presentiamo soprattutto idee per andare ancora avanti, perché siamo i primi a non accontentarci. Vogliamo più futuro, vogliamo più vita, vogliamo più qualità”. Per l’ex presidente del Consiglio il Paese vuole posti di lavoro, non assistenzialismo: “L’Italia dei diritti, del sociale, della cultura. L’Italia che non esce dall’Euro, ma porta umanità in Europa. Questi siamo noi. Siamo oggettivamente tutta un’altra storia rispetto al populismo a cinque stelle e all’estremismo di questa destra leghista”.

In un’intervista pubblicata su Formiche.net, Guelfo Guelfi, consigliere di amministrazione Rai e supporter della prima ora di Matteo Renzi, ha spiegato perché Renzi potrebbe sorprendere ancora. Per Guelfi, la sconfitta del referendum costituzionale è stata pesante per il giovane politico, “ridato fiato e speranza ai trafficanti di voti. Matteo Renzi è lì e sorprenderà di nuovo. Checché se ne dica, checché se ne scriva, checché se ne pensi”. “Il Pd ha trovato in Matteo Renzi una sintesi comoda più che condivisa – ha spiegato il consigliere -. Lui ha la capacità e la forza, altri pensano di avere la ragione, le proprie. È normale il ventaglio che si legge ma forse si esagera nell’articolato rendita di posizione, opportunità, conflitto. La storia delle minoranze e dei distinguo è tutto fuorché un indirizzo politico che riguarda il Paese”.

Occhio, Renzi vi sorprenderà ancora. Parola di chi lo conosce bene. Conversazione con Guelfo Guelfi

(c) Umberto Pizzi – Riproduzione riservata



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