E’ stato presentato nel tardo pomeriggio di ieri al Centro Studi Americani, a Roma, l’ultimo libro scritto dall’ex presidente del Consiglio Romano Prodi dal titolo “Il piano inclinato” (Il Mulino). All’appuntamento – molto seguito dalla stampa, soprattutto in virtù delle ultime dichiarazioni politiche di Giuliano Pisapia e non solo sul ruolo politico del Professore – hanno partecipato la voce di Radio Radicale Massimo Bordin, la statistica Linda Laura Sabbadini e l’inviato del Corriere della Sera Luigi Vercesi. Nei panni della moderatrice, invece, si è mossa la direttrice di Angelipress.com Paola Severini Melograni
Per approfondimenti si può leggere questo articolo di Andrea Picardi. Eccone uno stralcio:
Una battaglia – quella contro la disuguaglianza crescente – che, ad avviso di Prodi, non può prescindere dall’utilizzo dello strumento fiscale. Sul punto l’ex premier ha utilizzato tutte le cautele del caso (“non dico che bisogna alzarle, non ho una soluzione sicura”), consapevole dell’inevitabile strascico di polemiche che puntualmente si viene a creare quando si parla di tasse. Ma qualcosa l’ha detta: “La rivoluzione tatcheriana ha fatto sì che qualsiasi intervento sulla fiscalità – anche solo riferito alla parte più ricca della popolazione – venga condannato da tutti. Persino dai più poveri”. E, ancora, la possibilità di alzare le tasse di successione: “Non dico tanto, ma almeno di portarle al livello degli altri Paesi come Germania e Francia. Se ne ricaverebbe un miliardo e mezzo: certo non una cifra così rilevante, che potrebbe però essere destinata a uno scopo specifico nella direzione di ridurre le iniquità”.
E poi – sempre in quest’ottica – l’introduzione del servizio civile obbligatorio, perché non è possibile che nella vita dei cittadini “non vi sia neppure un momento di obbligo verso la società. Sarebbe un importante elemento di uguaglianza e anche di partecipazione sociale. Un’operazione di grande civismo”.
Nella gallery tutte le facce di Romano Prodi al Centro Studi Americani immortalate da Umberto Pizzi.
(Foto di Umberto Pizzi/Riproduzione riservata)