Da Rossopomodoro a Largo Argentina si è celebrata, ieri, l’Arte del pizzaiulo napoletano, a quasi un anno dal riconoscimento ricevuto dall’Unesco. Insieme ad Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde, c’era anche Jimmy Ghione, testimonal della campagna #pizzaUnesco e inviato del programma di Antonio Ricci, Striscia la notizia. E ancora Vincenzo De Luca, direttore generale per la Promozione del Sistema Paese del ministero degli Esteri e Alessandra Pesce, sottosegretario del ministero delle Politche agricole. Presente anche Sergio Manna, fondatore e presidente di Rossopomodoro.
“L’Italia ha il record mondiale dei Patrimoni Unesco e, in particolare, una notevole diffusione a livello regionale dei riconoscimenti culturali intangibili. Per sostenere la valorizzazione di questi elementi, in connessione con la promozione del turismo sostenibile, attento alla tutela dell’ambiente e del paesaggio, si deve innanzitutto creare una relazione di qualità tra i valori delle culture e l’accoglienza sui territori. È per questo che nasce la rete dei Patrimoni immateriali, grazie soprattutto al recente riconoscimento Unesco dell’Arte del pizzaiuolo napoletano, vero elemento d’unione culturale del Paese”, ha dichiarato Pecoraro Scanio.
Per noi era presente il maestro Umberto Pizzi, che oltre a raccontare la serata ci ha regalato alcuni scatti d’archivio risalenti all’inaugurazione di Rossopomodoro.
(Foto Umberto Pizzi – riproduzione riservata)