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Tutte le facce di Matteo Salvini alla manifestazione romana contro lo Ius soli. Foto di Pizzi

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Il leader della Lega Matteo Salvini lancia la sfida al segretario del Pd. “Mi candiderò nei collegi dove si presenta Matteo Renzi, la vita vera contro le bugie”, ha annunciato domenica Salvini dal palco della manifestazione a Roma contro lo ius soli, indicando quali saranno i primi interventi del “governo Salvini”. Le priorità riforma fiscale per abolire studi di settore, redditometri e spesometri, cancellazione della Fornero e introduzione del salario minimo “perché 3 euro l’ora è schiavismo e caporalato”.

Salvini ha mandato un messaggio anche alle forze del centrodestra. “Al centro destra chiedo idee chiare su cosa fare non sui collegi elettorali. Patti chiari amicizia lunga per non litigare dopo.
Centro destra non può essere l’arca di Noè che raccoglie chiunque per dargli un seggio in parlamento. Dobbiamo avere l’ambizione non di governare ma quella di cambiare il Paese”.

Il leader della Lega poi ha parlato di ius soli. “Grazie alla Lega e alla gente la legge non si farà. La cittadinanza è una cosa importante non può essere una mancia elettorale”. “Per me gli italiani non sono quelli con la pelle bianca ma anche gli immigrati regolari che lavorano e portano un contributo alla nostra società”.

Poi l’Europa e l’euro. “Quando siamo entrati nell’euro il debito pubblico era a 1.300 miliardi e oggi a 2.200 miliardi nonostante i tagli alla sanità, alla scuola, ai comuni e la legge Fornero”.
Anche sull’Europa Salvini chiederà agli alleati di definire una posizione chiara. “Chiederò agli alleati un patto di orgoglio e dignità. A Bruxelles non si va con il cappello in mano ma per fare gli interessi di 60 milioni di italiani. O stiamo con pari dignità o meglio soli che male accompagnati”.

Salvini ha terminato l’intervento a Piazza S.S. Apostoli sostenendo che “se non siamo capaci di battere Renzi e Di Maio allora è meglio cambiare mestiere”. Quindi un nuovo appello al centro destra che ha “il dovere di essere serio e chiaro. Non deve commettere di nuovo gli errori del passato. Dobbiamo decidere chi siamo, dove cominciamo e dove finiamo con l’ambizione di cambiare il Paese”.

(Testo Askanews)

(c) Umberto Pizzi. Riproduzione riservata



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