A Codogno Matteo Salvini è stato accolto con molti applausi, ma anche con cartelli di dissenso. Ad aspettarlo c’erano molti ragazzi in piazza che volevano fare selfie con il leader della Lega. “Non ci rappresenti”, “Più bacini, meno Salvini”, “Non si specula sui morti”, “Codogno non è solo Lega”, sono alcuni delle scritte.
L’ex ministro però ha proseguito la visita. Non poteva mancare la diretta su Facebook: “Questa è un comunità che ha tanto sofferto e alla quale finalmente posso portare il mio e il vostro abbraccio”.
Salvini ha anche voluto ringraziare il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “Sono qua a rendere omaggio a una comunità che non si è piegata, che ha dimostrato dignità, forza, rispetto, solidarietà. Siamo qua a onorare la memoria di chi non c’è più e a impegnarci ad avere a nome loro una comunità più forte”. “Su Codogno e di Codogno – ha aggiunto – ne hanno dette di tutti i colori e ringrazio il presidente della Repubblica che con il suo gesto ha fatto giustizia di tante schifezze che sono state dette: i medici hanno sbagliato, i sindaci hanno sbagliato, gli infermieri hanno sbagliato. Tacete e portate rispetto a chi non c’è più”.
Ma non sono mancate anche le polemiche. “Vogliamo una scuola aperta, sana e sicura – ha detto Salvini -. Un governo che si occupa di far ripartire il campionato di calcio ma non riapre le scuole vuol dire che è un governo che non ama l’Italia e gli italiani”.
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