Sport e sicurezza. Dopo la cronaca di questi giorni, il 7 gennaio è stato organizzato un vertice per individuare percorsi comuni tra forze di sicurezza e il mondo del calcio.
All’incontro convocato dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini, con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo Sport, Giancarlo Giorgetti, hanno partecipato il sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni, il capo della Polizia Franco Gabrielli, il presidente dell’Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni sportive, Daniela Stradiotto, il presidente del Coni, Giovanni Malagò, il presidente della Figc, Gabriele Gravina e i vice presidenti federali Cosimo Sibilia (vicario) e Gaetano Miccichè, nonché i presidenti della Lega Serie B (Mauro Balata) e della Lega Pro (Francesco Ghirelli) e i numeri uno dell’Associazione Italiana Calciatori (Damiano Tommasi) e dell’Assoallenatori (Renzo Ulivieri). Erano presenti alla riunione svolta alla Scuola superiore di polizia a Roma i presidenti della Federazione Italiana Editori Giornali (Andrea Riffeser Monti) e dell’Ordine dei Giornalisti (Carlo Verna).
È stato un incontro “molto proficuo”, secondo il presidente della Figc, Gabriele Gravina, perché l’obiettivo comune è quello di “soffocare i pochi violenti, valorizzando ed esaltando la condivisione con i veri tifosi”. “Il calcio è partecipazione – ha aggiunto Gravina -. Vogliamo sradicare tutti i fenomeni di violenza e di maleducazione a qualsiasi livello, sia dentro che fuori gli stadi. Ognuno deve fare la sua parte, pur sapendo che sarà un percorso a medio-lungo termine”.
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