Sono arrivati alla spicciolata i senatori della Giunta delle elezioni per le immunità parlamentari, che dovrà pronunciarsi sul caso Salvini, dopo il verdetto arrivato su Rousseau dalla base a Cinque Stelle. La Giunta dovrà decidere se respingere la richiesta di autorizzazione a procedere avanzata dal tribunale dei ministri che accusa il titolare del Viminale del sequestro aggravato dei 177 migranti che si trovavano a bordo della nave bloccata nel porto di Catania ad agosto. “Ognuno voti come crede. Sono tranquillo”, ha risposto Salvini a chi gli chiedeva che decisione si aspetta dalla Giunta. Ieri il ministro dell’Interno si era detto soddisfatto della “fiducia” dimostrata dalla base del M5S.
Proprio oggi il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro (M5S), ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera nella quale ha parlato del voto degli iscritti pentastellati sulla piattaforma Rousseau. “Il ricorso alla piattaforma non appiattisce il nostro lavoro”, ha detto Fraccaro. Al contrario, “il lavoro parlamentare è corroborato dagli attivisti e non sminuito. Non sono decisioni che vengono prese dall’alto, come negli altri partiti, ma dal basso. E questo può soltanto aiutare i portavoce”. Sull’impostazione caotica del quesito offerto alla base, il ministro ha spiegato: “Abbiamo posto lo stesso quesito della Giunta. E dopo un lunghissimo dibattito, lo sapevano anche i muri”. “Io ho votato. Prima di tutto sono un attivista. Ho votato sì all’interesse pubblico e quindi ‘no’ al processo”.
(Foto di Umberto Pizzi – riproduzione riservata)