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Baci e abbracci tra Matteo Salvini e Lilli Gruber al Tempio di Adriano. Foto di Pizzi

“Non fatemi parlare di vicende personali che non conosco, non sono abituato a commentare fatti che non conosco. Ribadisco che sono contento mio padre sia un tranquillo pensionato, non commento il lavoro dei padri”. Matteo Salvini con queste parole ha commentato la vicanda che ha coinvolto il padre di Luigi Di Maio e rivelata da un’inchiesta delle Iene durante la presentazione del libro di Lilli Gruber, “L’inganno”, che si è tenuta ieri a Roma, al Tempio di Adriano.

Oltre alla discussione sul libro, non sono mancate le domande da parte dei cronisti presenti su questioni di governo, ma non solo: sondaggi, la scorta allo scrittore Roberto Saviano e le sanzioni alla Russia, proprio nel momento in cui la crisi tra Mosca e Kiev si inasprisce.

“I sondaggi ci danno al 36% ma io non ci credo. Tengo i piedi per terra”, ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno, che si è poi assunto la responsabilità per l’incolumità di Saviano, con cui in passato ha avuto più di uno scontro. Per decidere le scorte, ha detto, “ci saranno criteri oggettivi, io non voglio sapere né nome né cognome” ma “voglio raddoppiare la scorta a Saviano perché se poi gli toccano un’unghia la colpa è mia”.

“Io sto con il diritto e credo che nel 2018 le sanzioni non risolvano il problema – ha affermato Salvini sulle sanzioni alla Russia -, lo acuiscono. Non ho finanziamenti russi, non ho amicizie russe, ma ritengo che sia un paese che per l’Italia potrebbe essere importante”. E poi, sulla tenuta del governo ha affermato: “Mi divertono i retroscena in cui si dice che litigo. Magari lo faccio anche qualche volta, ma lo decido io. Per il momento, e penso anche in futuro, ho trovato con Giuseppe Conte e Luigi Di Maio persone con cui lavoro molto bene”.

Alla presentazione, per Formiche.net, era presente Umberto Pizzi. Ecco tutte le sue foto.

(c) Umberto Pizzi – Riproduzione riservata



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