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Il patto d’amore (e d’onore) di Matteo Salvini al raduno di Pontida. Le Foto

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Massimiliano Fedriga
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Mario Borghezio
Pontida

“Sono qui per un patto d’onore e per un patto d’amore”: così Matteo Salvini ha iniziato il suo intervento al raduno di Pontida salutando i presenti e invitandoli a evitare l’odio. “La vita è troppo breve – ha detto – Lasciamo che siano gli altri ad odiare e rosicare. Noi abbiamo tempo solo per costruire”. “Si rassegnino – ha detto – i compagni: l’Italia che noi governeremo per i prossimi 30 anni è una Italia che non ha paura di niente e nessuno, è un’Italia orgogliosa e fondata sulle autonomie”.

“Io rinnovo l’impegno a cancellare la legge Fornero come legge ingiusta, disumana e profondamente sbagliata”, ha detto dal palco.  E ancora no all’utero in affitto: “Non siamo qui per portare via diritti a nessuno. Ognuno a casa sua fa quello che vuole ma io difendo i bimbi che hanno il diritto di avere una mamma e un papà e le donne che non sono uteri in affitto”. “Grazie alla Lega – ha detto in un altro passaggio – l’Europa diventerà una comunità di popoli, non di burocrati. ‘Penso a una Lega delle leghe in Europa”, ha aggiunto.

Le Europee – aveva detto Salvini arrivando e parlando con i cronisti durante un bagno di folla – dell’anno prossimo saranno un referendum fra l’Europa delle élite, delle banche, della finanza, dell’immigrazione e del precariato, e l’Europa dei popoli e del lavoro”. Il segretario della Lega ha ribadito il progetto di una “alleanza internazionale dei populisti che per me è un complimento”. “I porti per chi traffica esseri umani sono e resteranno chiusi. Oggi c’è una terza nave che prenderà la via di un altro Paese e ce ne saranno anche una quarta una quinta e così via”.

(Foto Imagoeconomica – riproduzione riservata)



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