“È l’inizio di un percorso: da ministro conto di aiutare l’Agenzia per i beni sequestrati e confiscati aggiungendo personale e soldi per essere ancora più efficienti: il personale è esiguo: ci lavorano 50/60 benemeriti eroi, per gestire 15mila beni non bastano”. La proposta di aumentare di almeno 200 unità il personale è stata lanciata dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini, durante la visita a una villa sequestrata al clan dei Casamonica nella periferia romana.
“Al di là di ville, negozi, automobili, ci sono un migliaio di aziende da reinvestire per dimostrare che lo Stato è meglio della mafia. È un simbolo – ha spiegato Salvini – lo abbiamo scelto in maniera totalmente slegata dalle pseudo minacce di qualche Casamonica nei miei confronti, non mi fanno né caldo né freddo: se grazie alla collaborazione tra Ministero, Agenzia e Regione si riuscirà in qualche mese a restituire quest’area ai cittadini perché diventi un punto di riferimento per mamme e bambini, sarò il papà più felice del mondo”.
Ad accompagnare Salvini c’erano il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e il prefetto di Roma, Paola Basilone.
Zingaretti ha scritto sul suo profilo Twitter: “Oggi a Ostia abbiamo aperto nell’ex bisca degli Spada un centro culturale per il quartiere e contro la ludopatia, alla Romanina stiamo restituendo ai cittadini due ville confiscate ai Casamonica. Il mio pensiero va a chi combatte le mafie. Sono vicino a Roberto Saviano“.
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