Daniela Santanché ha annunciato la liquidazione della Visibilia Magazine Srl, casa editrice dei settimanali Novella 2000 e Visto. La notizia è stata diffusa nei giorni scorsi dal comitato di redazione delle due testate che si è appellato a Silvio Berlusconi: “È sicuro di voler candidare nel suo schieramento una persona che si è dimostrata così poco capace di gestire le sue aziende lasciando “per strada” i suoi lavoratori e le loro famiglie?“.
Nella nota diffusa dai rappresentanti sindacali delle due riviste è stata anche ricostruita la vicenda nelle sue tappe principali, dall’acquisto della società da parte di Santanché fino alla decisione della messa in liquidazione. Tutto si è consumato – accusano i giornalisti di Novella 2000 e Visto – nell’arco di soli due anni.
Il cdr ha ricordato che Santanché acquistò Visibilia Magazine nel 2015 da Prs Editore che, a sua volta, li aveva comprati da Rcs due anni prima. Dopo sei mesi, però, arrivò la prima doccia gelata per i dipendenti, con la decisione della parlamentare di Forza Italia di mettere tutti in cassa integrazione al 70% per cercare di ripianare un buco da 1,5 milioni di euro.
Tentativo vanno verrebbe da commentare, considerato quanto avvenuto nelle ultime ore. Diverse agenzie e collaboratori hanno nel frattempo smesso di fornire servizi alle due testate “perché da mesi non vengono pagati“, si legge nella nota del cdr, e Santanchè “non ha versato nei tempi il Tfr dei lavoratori, chiedendo in seguito una rateizzazione per regolare le varie situazioni”.
Il bilancio 2016 di Visibilia editore si è chiuso con un rosso di 779mila euro, dopo la perdita di 1,2 milioni registrata nel 2015.
Nella gallery alcune delle foto che sono state scattate negli ultimi anni a Daniela Santanché, non più in visibilio con Visibilia.
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