Governare il cambiamento affinché il cambiamento non governi noi. Non è un gioco di parole e nemmeno uno scioglilingua, casomai un rischio concreto, da non sottovalutare. L’innovazione, d’altronde corre e se l’uomo perde il passo, ne verrà fagocitato. L’ambizione non mancava, ieri pomeriggio, alla presentazione del libro di Danilo Broggi, manager (Eos investment, ma anche Atac e Consip) prestato alla scrittura, autore del volume Diario di bordo, tra innovazione e cambiamento, pubblicato lo scorso aprile per Guerini e Associati.
A confrontarsi sul tema, negli uffici del Senato di Piazza Capranica, c’erano oltre all’autore, il presidente della commissione Bilancio di Palazzo Madama, Daniele Pesco, (in foto con Elio Lannutti), la senatrice in quota Lega, Cinzia Bonfrisco, il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Giancarlo Giorgetti (assente all’ultimo minuto, causa Cdm), l’imprenditore e consulente, Arturo Artom e gli economisti Giulio Sapelli e Antonio Maria Rinaldi. Tutti coordinati dal giornalista, Paolo Del Debbio.
Il libro di Broggi è una raccolta di saggi brevi pubblicati su base mensile sulla rivista Longitude, che si rivolge a lettori internazionali su temi di geopolitica, in un viaggio lungo 7 anni, raccontando gli avvenimenti e le trasformazioni del mondo economico e sociale dal 2011 al 2017, nel periodo più duro della crisi globale. Un’opera, per dirla con le parole dell’autore, “che non nasce per essere un libro, ma nasce da una raccolta di articoli, ciascuno dei quali sviluppato su un tema di cronaca di portata internazionale per stimolare curiosità e domande. Il filo conduttore della raccolta è che l’umanità oggi vive in un tempo mai vissuto precedentemente, perché mai prima d’ora la velocità del progresso tecnologico ha avuto un’intensità con tale accelerazione”.