Tutti pensavano che ce l’avrebbe fatta a sorpassare i socialisti del Partito Socialista Operaio Spagnolo (Psoe), ma Podemos è rimasto con gli stessi risultati delle elezioni del 20 dicembre 2015: 71 seggi. Nonostante il tasso di partecipazione delle elezioni del 26 giugno è stato il più basso della storia della democrazia spagnola (30,16%, circa 10,3 milioni di elettori), gli spagnoli hanno deciso di riconfermare la vittoria del Partito Popolare (che ha incrementato il numero dei seggi), senza però la maggioranza assoluta.
L’innovativa campagna di Pablo Iglesias dal punto di vista della comunicazione non ha dato frutti. Non ha funzionato il programma-catalogo, ispirato (quasi troppo) a quello dell’azienda svedese Ikea, per rendere la politica più democratica; l’immagine di leader ribelle e spontaneo, accessibile alla gente; i concerti popolari, gli spot musicali e le partite di pallacanestro. Nelle foto, Pablo Iglesias giocando pallacanestro il 24 giugno con i suoi candidati al Parlamento durante la campagna elettorale.
Foto: Prensa Podemos
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