“Siamo i ‘sì euro’, gli altri sono ‘no euro’ o ‘boh euro’ […] Il futuro si chiama Stati Uniti d’Europa e noi lo diciamo a testa alta. Invitando gli altri partiti a dire con chiarezza da che parte stanno”. Con queste parole l’ex presidente del Consiglio e del Partito Democratico, Matteo Renzi, ha chiuso i lavori dell’iniziativa sull’Europa organizzata a Milano dall’eurogruppo Dem. “Noi – ha detto Renzi – abbiamo la possibilità di fare di questo tema un tema chiave della campagna elettorale”.
Ad aprire i lavori, invece, è stato il vice segretario Maurizio Martina, che ha sottolineato come “la differenza con le altre proposte politiche in campo per le elezioni nazionali si fa su questo terreno”. “La sfida della sovranità europea – ha detto – è la sfida della sovranità italiana. Fuori da questo spazio non c’è la possibilità di esercitare in tutto e per tutto una sovranità. Chi immagina vecchi strumenti del Novecento, immagina un ripiegamento regressivo”.
L’obiettivo dell’evento è stato presentare la proposta di rilancio del processo d’integrazione, fino al “sogno” degli Stati Uniti d’Europa, con la sottolineatura delle differenze tra i programmi proposti dal Pd, dal centrodestra e dal Movimento 5 Stelle. Articolato in 11 tavoli tematici aperti al contributo di amministratori locali, militanti e cittadini, l’incontro è stato chiuso con l’intervento di Renzi. Erano presenti Patrizia Toia, Sandro Gozi, Piero Fassino e Gianni Pittella e Alessandro Maran.
Le foto pubblicate sull’account @eurodeputatipd