Stefano Bisi è stato rieletto Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia (Goi), la più grande obbedienza massonica italiana. A eleggerlo 10.211 fratelli maestri sui 16.946 aventi diritto al voto, con una percentuale del 60,26 per cento, coloro che si sono recati alle urne negli Orienti di tutta Italia per esprimere democraticamente la propria preferenza.
Nelle scorse ore la Commissione Elettorale Nazionale riunitasi a Villa il Vascello ha proceduto, come da regolamento, alle procedure di controllo e verifica previste ratificando il voto espresso dai fratelli maestri. La nuova giunta del Grande Oriente d’Italia per il quinquennio 2019-2024 risulta quindi eletta ed è composta dal Gran Maestro Stefano Bisi, dai Gran Maestri aggiunti Antonio Seminario e Claudio Bonvecchio, dal Primo Gran Sorvegliante Sergio Monticone, dal Secondo Gran Sorvegliante Marco Vignoni, dal Grande Oratore Michele Pietrangeli e dal Gran Tesoriere Giuseppe Trumbatore. L’insediamento del Gran Maestro e dei membri della Giunta, secondo consuetudine avverra’ durante la Gran Loggia di Rimini in programma il 5, 6 e 7 aprile prossimi.
Massoneria a rischio di un nuovo scandalo P2? “No, non ci sono rischi simili. Siamo molto rigidi”, assicura all’AdnKronos il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Bisi. “Al nostro interno, non ci sono ‘fratelli all’orecchio’, ovvero iscritti ‘coperti’ che non figurano negli elenchi ma vengono riferiti solo a voce gran maestro o ai maestri venerabili delle singole logge – spiega Bisi – Inoltre, facciamo controlli serrati sia nelle logge che nei collegi circoscrizionali che le controllano”. Il Gran Maestro del Goi ricorda che “quando si presenta una domanda di ingresso, bisogna presentare anche il casellario giudiziario dei carichi pendenti e questa è già una buona misura di prevenzione. Se poi qualcuno incappa in una inchiesta giudiziaria, ha l’obbligo di comunicarlo e solitamente viene sospeso, in attesa dello sviluppo processuale. E in caso di condanna, si attiva il procedimento per valutarne l’espulsione”.
Ecco Stefano Bisi da Umberto Pizzi.
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