Frank-Walter Steinmeier, è il nuovo capo di Stato della Repubblica Federale Tedesca. La sua elezione è avvenuta con l’accordo preventivo su di lui tra i partiti di coalizione, Cdu, Csu (Unione) e Spd, e con l’appoggio dei Verdi e del partito liberale Fdp. A Steinmeier sono andati 931 voti su 1253. In lizza c’erano anche quattro altri quattro candidati, tra cui uno della Linke e uno del partito populista Alternative für Deutschland.
La sue carriera? A livello regionale, nella Bassa Sassonia, è stato sottosegretario e poi capo di gabinetto del governatore di allora, cioè Gerhard Schröder, che seguirà dopo la vittoria dei socialdemocratici alle politiche nel 1998, anche a Bonn e Berlino, diventando il capo della cancelleria federale. È considerato uno dei fautori dell’Agenda 2010, quella delle riforme sociali. Nel 2009 è stato nominato candidato sfidante di Angela Merkel.
“Quando la democrazia comincia a barcollare è importante difenderla ancora più saldamente” (…) “Guardiamo al mondo nel suo insieme, guardiamo all’Europa, è un tempo difficile quello che stiamo attraversando, ma è il nostro tempo” (…) “Saper distinguere i fatti dalle bugie è l’orgoglioso prerogativa di ogni cittadino”. “E’ nostro compito non negare la realtà ma impegnarsi a migliorarla. Proviamo a essere coraggiosi insieme, e se così sarà, non nutro alcun timore riguardo al futuro”, sono le frasi principali del suo discorso pronunciato dopo l’elezione.
Umberto Pizzi lo ha immortalato la scorso anno a Capalbio.
(c) Umberto Pizzi. Tutti i diritti riservati
Tutte le idee di Steinmeier, il nuovo (poco merkeliano) capo di Stato della Germania. L’articolo di Andrea Affaticati