Non ha fatto neanche in tempo ad ambientarsi Amos Genish, amministratore delegato di Telecom Italia dal 28 settembre 2017, che a meno di un mese dal suo insediamento in Tim si trova a fare i conti con i poteri speciali previsti dall’articolo 1 del decreto Legge Golden Power. Il manager israeliano è stato spedito a Roma dal presidente di Vivendi, Vincent Bolloré, per prendere il comando della società dopo l’uscita di Flavio Cattaneo. (leggi qui chi è e cosa farà Amos Genish)
In particolare, la presidenza del Consiglio dei ministri ha imposto a Tim, Sparkle e Telsy di rilasciare la delega delle funzioni relative alle attività aziendali rilevanti per la sicurezza nazionale ad un componente del Consiglio di Amministrazione di ciascuna delle citate società che sia cittadino italiano, sia munito di Nulla Osta di Sicurezza, e sia ritenuto per tale incarico idoneo dal governo. La delega dovrà comprendere la responsabilità di un’apposita unità organizzativa (Organizzazione di Sicurezza) preposta alle attività rilevanti.
Tim ha reso noto con un comunicato di aver ricevuto notifica del provvedimento con cui l’esecutivo ha voluto esercitare i poteri speciali nei settori della sicurezza e della difesa nazionali mediante l’imposizione di specifiche prescrizioni e condizioni, alcune delle quali, ha specificato l’azienda, già implementate dalla società.
La società presieduta da Arnaud De Puyfontaine sta esaminando il provvedimento ed ha 90 giorni per adeguarsi alle diverse prescrizioni. Poi con cadenza semestrale, sarà obbligata a trasmettere una relazione con la quale comunicherà le misure adottate ai fini del rispetto delle diverse prescrizioni.
(Foto ImagoEconomica)