È una saga intricata, con protagonisti di alto calibro, come Papa Francesco e il vertice di un ordine quasi millenario, quello dei Cavalieri di Malta, guidato fino a poco tempo fa dal Gran maestro Matthew Festing.
Festing, come spiegato bene da Andrea Mainardi su Formiche.net, ha presentato le dimissioni a Papa Francesco dopo la richiesta del Pontefice, che l’aveva incontrato martedì scorso. “Il numero uno dell’Ordine – scrive Mainardi -, che è un religioso (“cavaliere professo di voti perpetui”), ha obbedito. Così, almeno, la versione circolata in mattinata, fornita da un portavoce dell’Ordine alla Reuters.”
La disputa tra il britannico Festing e il Vaticano è scoppiata ai primi di dicembre, quando il Gran maestro ha sospeso dall’Ordine il Gran cancelliere, il barone tedesco Albrecht Freiherr von Boeselager. L’accusa era di non avere impedito la distribuzione di profilattici contro l’Aids in Paesi in via di sviluppo quando questi era Grande ospedaliere. Secondo Andrea Tornielli, vaticanista della Stampa, a chiedere la rimozione di Boeselager era stato il cardinale americano Burke, patrono dell’Ordine, che aveva invocato l’avallo del Papa. “Francesco aveva preparato una lettera indirizzata a Burke – ricostruisce Tornielli– nella quale si chiedeva di vigilare sul rispetto della morale cattolica ma si chiedeva anche di risolvere il problema con un dialogo all’interno dell’Ordine stesso”. È invece arrivata la sospensione.
Il barone ha protestato e si è appellato al Papa, che ha così nominato una commissione di cinque membri per avere informazioni dirette sullo stato di confusione che si era venuto a creare tra i Cavalieri. Da qui il braccio di ferro tra vertici dell’Ordine e il Vaticano (continua a leggere).
(Foto: Umberto Pizzi e Imagoeconomica – Riproduzione riservata)