“90 anni di vita straordinaria, 55 anni di carriera cinematografica, 45 anni di attività come regista: tanti auguri a Lina Wertmuller, donna di grande carattere e di vivace intelligenza che con eleganza, leggerezza e ironia ha attraversato molteplici stagioni del nostro cinema, lavorando accanto a indiscussi maestri, scoprendo autentici talenti e regalando vive emozioni a generazioni di italiani. Buon compleanno, Lina!”.
Con queste parole il ministro della Cultura Alberto Bonisoli si è rivolto alla regista Lina Wertmuller, che proprio oggi celebra 90 anni.
Negli scorsi giorni ha raccontato lei stessa, intervistata da Repubblica, cosa sia stata la sua vita fino ad oggi e cosa sarà in futuro. “Fin da ragazzina non sopportavo le ingiustizie – ha raccontato -, e le mie reazioni forti provocavano guai a volte. Ricordo un’offesa a mio fratello che vendicai mordendo a sangue un ragazzino. E quando, a scuola, mi ritrovai a fare la pupù in classe dopo che invano avevo chiesto di andare al bagno. Davanti alla maestra e alla preside. Ricordo la sensazione piacevole di vedere lo stupore buffo sulle loro facce. La natura di Gian Burrasca fa parte certamente della mia personalità”.
Un incontro fondamentale, tra i tanti, quello con Giancarlo Giannini: “Ai tempi di Mimì Metallurgico il produttore era in dubbio su di lui ma io non mollai. Ricordo anche che il direttore della fotografia quando vide per la prima volta Mariangela Melato era dubbioso: il viso non prende bene la luce…alla fine delle riprese era innamorato. Con Mariangela siamo state amiche per quarant’anni”. Poi il film è diventato un culto: “È rimasto nel tempo. E non solo negli Stati Uniti. Ricordo un tassista di Tokyo che ricordava a memoria le battute. No, il remake con Madonna non l’ho visto. Ho intuito che mi avrebbe deluso…”.
Ecco, allora, per celebrare il 90 anni di Lina Wertmuller, una selezione di foto di archivio di Umberto Pizzi.
(c) Umberto Pizzi – Riproduzione riservata