Più libertà di scelta e più soldi risparmiati dalle casse dello Stato. Sarebbero questi i due grandi benefici se venisse applicato il sistema dei “costi standard” al sistema scolastico italiano sia pubblico sia paritario. Del tema se ne è parlato oggi, mercoledì 15 giugno, a Roma durante la presentazione del saggio Il diritto di apprendere. Nuove linee di investimento per un sistema integrato, che si è tenuta alla prima univeristà di Roma, La Sapienza. Il libro, scritto da Anna Monia Alfieri, legale rappresentante dell’Istituto di Cultura e Lingue Marcelline, Marco Grumo, docente di economia presso l’Università Cattolica di Milano, e Maria Chiara Parola, genitore ed esperta di scuola, propone idee per l’implementazione anche in Italia, come nel resto dell’Europa, del diritto alla libertà di scelta educativa, applicando il criterio del costo standard di sostenibilità per allievo.
“Lo Stato potrebbe risparmiare fino a 17 miliardi – ha affermato Anna Monia Alfieri – ma siamo ancora in balia di un retaggio culturale per libertà di scelta educativa”.
Di seguito tutte le foto dell’evento.
(Foto: Sveva Biocca @Svevabi)