Morto a 86 anni, Valentino Parlato è stato giornalista, politico e storico direttore del quotidiano il Manifesto. Nacque nel 1931 a Tripoli.
Espulso dalla Libia per la sua militanza comunista, si trasferì a Roma dove lavorò per L’Unità, scalando le gerarchie del Pci, fino a divenire membro del Comitato centrale. Nel 1969 venne espulso dal partito comunista e fu tra i fondatori de il Manifesto di cui è stato, a più riprese, direttore. Ha curato, tra le altre, le edizioni di opere di Adam Smith, Lenin, Antonio Gramsci e Gheddafi.
Al suo funerale celebrato ieri nella sala della Protomoteca del Campidoglio tantissimi erano i volti della cultura e della politica. Tra i politici, oltre alla sindaca Virginia Raggi, c’erano Massimo D’Alema, Piero Fassino, Stefano Fassina, Fabio Mussi. E poi tra gli altri Emanuele Macaluso, il regista Citto Maselli, Nichi Vendola, Ritanna Armeni, Sandro Ruotolo e Michele Santoro.
Tutti riuniti per l’ultimo saluto a Valentino Parlato.
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(Foto di Umberto Pizzi-riproduzione riservata)