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Giuseppe Tornatore e Carlo Verdone presentano il libro di Enrico Vanzina. Le foto di Pizzi

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Aurelio De Laurentis
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Aurelio De Laurentis
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Bambi Parodi, Enrico Vanzina, Guendalina Ponti
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Giovanna Ralli e Carlo Verdone
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Giovanna Ralli e Carlo Verdone
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Giovanna Ralli e Carlo Verdone
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Giovanna Ralli e Carlo Verdone
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Carlo Verdone e Giuseppe Tornatore
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Carlo Verdone
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Carlo Verdone e prof. Cognetti
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Carlo Verdone e Riccardo Rossi
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Enrico Vanzina e Ricky Memphis
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Enrico Vanzina e Aurelio De Laurentis
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Enrico Vanzina e Aurelio De Laurentis
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Enrico Vanzina e Guendalina Ponti
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Enrico Vanzina e Maddalena Letta
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Enrico Vanzina e Maddalena Letta
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Fabrizio Cicchitto
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Francesca Malagò, Giuseppe Tornatore e Bambi Parodi
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Francesca Malagò, Giuseppe Tornatore e Bambi Parodi
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Francesca Malagò, Giuseppe Tornatore e Bambi Parodi
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Francesca Malagò, Giuseppe Tornatore e Bambi Parodi
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Francesca Malagò, Giuseppe Tornatore
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Gabriella Farinon
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Gianpaolo Letta e Raffaele Ranucci
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Giuseppe Tornatore e Giovanna Ralli
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Giuseppe Tornatore e Giovanna Ralli
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Giuseppe Tornatore e Giovanna Ralli
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Giuseppe Tornatore e Giovanna Ralli
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Giuseppe Tornatore e Giovanna Ralli
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Enrico Vanzina e Aurelio De Laurentis
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Carlo Verdone
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Carlo Verdone, Giuseppe Tornatore e Enrico Vanzina
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Carlo Verdone, Giuseppe Tornatore e Enrico Vanzina
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Carlo Verdone, Giuseppe Tornatore e Enrico Vanzina
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Luigi Chiariello e signora
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Maddalena Letta e Giovanna Ralli
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Carlo Verdone e Max Tortora
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Max Tortora
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Paola Mainetti e Amalia Marchini
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Paola Sturchio Nicara e Maddalena Letta
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Sammartina Rattazzi e Aurelio De Laurentis

Serata in ricordo di Carlo Vanzina quella fotografata ieri dal Maestro Umberto Pizzi che al Circolo Canottieri Aniene ha presenziato alla presentazione del libro di Enrico Vanzina, “Mio fratello, Carlo”, edito da HarperCollins.

Molti i volti noti, da Maddalena Letta a Giovanna Ralli, da Carlo Verdone a Giuseppe Tornatore, fino a Max Tortora e Fabrizio Cicchitto.

La quarta di copertina del libro:

“Cosa succede quando l’irruzione di un imprevisto spezza una simbiosi durata più di sessant’anni? Quando, senza avvertire, una terribile notizia rompe il legame quasi simbiotico che aveva tenuto due fratelli uniti sin dai loro primi giorni su questa Terra? È quello che racconta Enrico Vanzina che in questo libro ripercorre la storia del rapporto con suo fratello Carlo, fino alla scoperta della malattia che lo ha colpito, portando, nel giro di un anno, alla sua scomparsa. Mio fratello Carlo è tante cose insieme. È il racconto particolare e privato del rapporto di due fratelli che – uno sceneggiatore e scrittore, l’altro regista – hanno attraversato e segnato il mondo culturale italiano come pochi altri artisti nel XX secolo. È la storia universale dello spaesamento, della rabbia, dell’essere umano di fronte al male e al lutto. È un libro che commuove, che fa piangere, che fa riflettere sul senso della vita e della morte, che scandaglia i misteri della fede, che descrive in maniera impietosa il dolore di chi soffre e di chi vede soffrire una persona amata durante una malattia terminale. Ed, è innanzitutto, l’atto di amore di un fratello. Dopo il successo di La sera a Roma, Enrico Vanzina dà una nuova prova del suo grandissimo talento letterario con una cronaca appassionante dei sentimenti umani, nei quali tutti possono riconoscersi, attraverso pagine secche, semplici, dirette, mosse da una pietà che non lascia spazio al sentimentalismo ma che arrivano con sincero calore nel cuore del lettore”.

(Foto: Umberto Pizzi-riproduzione riservata)



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