Continuano ad arrivare delegazioni di tutto il mondo per il G20 a Venezia. Con un comunicato congiunto dei ministri delle Finanze, è stato annunciato l’accordo sulla tassazione delle multinazionali: “Abbiamo raggiunto un accordo storico per un sistema fiscale internazionale più stabile e giusto”.
Ore prima, la segretaria di Stato al Tesoro degli Usa, Janet Yellen, aveva confermato che “gli incontri del G20 sono stati una conferma: il mondo è pronto a far finire la corsa al ribasso della tassazione delle grandi imprese, e c’è un grande consenso su come farlo, con una minimum tax globale almeno del 15%. Su questo, 131 nazioni, rappresentanti per più del 90% dell’economia globale, sono d’accordo. Il mondo ora deve muoversi velocemente per concludere l’accordo”.
Intanto, proseguono le manifestazioni in laguna. Circa una ventina di attivisti si sono incollati ai cancelli dell’Arsenale di Venezia, al confine della zona rossa istituita per il G20. Si sono registrate anche altre mobilitazioni, pacifiche e senza cortei, nella zona delle Zattere. “Dai comitati ambientali ai collettivi femministi e alle assemblee antispeciste tutte le voci si stanno unendo contro il modello rappresentato dal G20 e nell’idea che l’unica soluzione è continuare a creare pratiche di resistenza – si legge sul profilo Twitter della piattaforma di attivisti Global Project -. Il sistema economico che propone il G20 è quello che ha creato la crisi e le disuguaglianze sociali, è importante far convergere le lotte per la giustizia sociale e climatica”.
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